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Spero che valga anche per me, pur essendo intervenuto di rado su ristrutturazioni.

Innanzitutto sotto carico il PDF della direttiva europea relativa alla "gestione del rumore ambientale" da cui poi derivano tutte le nostre leggi file "norme-8629-pdf" e il D.P.C.M del 14/11/97 Determinazione dei valori limite per le sorgenti sonore file "norme-2201-doc1.pdf".


Partendo da queste normative in particolare dal D.P.C.M del 97 che fissa dei limiti ben precisi di esposizione al rumore e classifica il territorio comunale creando di fatto la zonizzazione acustica e lo divide in 6 aree:

Tabella A: classificazione del territorio comunale (art. 1)

CLASSE I - aree particolarmente protette: rientrano in questa classe le aree nelle quali la quiete

rappresenta un elemento di base per la loro utilizzazione: aree ospedaliere, scolastiche, aree destinate al riposo ed allo svago, aree residenziali rurali, aree di particolare interesse urbanistico, parchi pubblici, ecc.

CLASSE II - aree destinate ad uso prevalentemente residenziale: rientrano in questa classe le aree urbane interessate prevalentemente da traffico veicolare locale, con bassa densità di popolazione, con limitata presenza di attività commerciali ed assenza di attività industriali e artigianali.

CLASSE III - aree tipo misto: rientrano in questa classe le aree urbane interessate da traffico veicolare locale o di attraversamento, con media densità di popolazione, con presenza di attività commerciali, uffici, con limitata presenza di attività artigianali e con assenza di attività industriali; aree rurali interessate da attività che impiegano macchine operatrici.

CLASSE IV - aree di intensa attività umana: rientrano in questa classe le aree urbane interessate da intenso traffico veicolare, con alta densità di popolazione, con elevata presenza di attività commerciali e uffici, con presenza di attività artigianali; le aree in prossimità di strade di grande comunicazione e di linee ferroviarie; le aree portuali, le aree con limitata presenza di piccole industrie.

CLASSE V - aree prevalentemente industriali: rientrano in questa classe le aree interessate da insediamenti industriali e con scarsità di abitazioni.

CLASSE VI - aree esclusivamente industriali: rientrano in questa classe le aree esclusivamente interessate da attività industriali e prive di insediamenti abitativi.

(ritrovate la tabella nel file "norme-2201-doc1.pdf) e trovate anche questa la tabella relativa ai valori espressi limite in Db sia di emissione dei nostri edifici, sia di immissione nei nostri edifici, sia di qualità.


Partendo dal tipo di destinazione del nostro edificio, (industriale, commerciale o residenziale) dovremo riferirci ad una parte precisa delle tabella per iniziare la progettazione.


Comunque giungendo al pratico, (dopo questa disquisizione normativa) si deve tener conto che qualunque materiale edile dal mattone in cemento, a quello in argilla all'isolante oltre alle caratteristiche di trasmittanza termica devono riportare anche il potere fonoisolante dei vari componenti.


http://www.poroton.it/mattoni-laterizi/tramezze-in-laterizio.aspx queste sono le schede tecniche dei mattoni in laterizio per tramezze del consorzio POROTON.


http://www.poroton.it/mattoni-laterizi/blocchi-semipieni-p800.aspx queste sono le schede tecniche dei mattoni POROTON P800 utilizzati per muratura di tamponamento e portanti.


Anche gli isolanti, le calci, gli intonaci oltre alle varie caratteristiche racchiuse nelle schede tecniche hanno la capacità fonoisolante.


Progettare un'edificio con alti requisiti fonoisolanti funziona in modo non troppo dissimile dal progetto per il risparmio energetico; ossia devo andare a prendere i singoli valori dei singoli materiali, metterli in correlazione per avere la capacità fonoisolante complessiva.


Se vedete bene nelle schede del POROTON che ho postato, già solo il mattone ha un potere fonoisolante sopra i 54Db (aggiungeteci poi) l'intonaco corretto e gli isolanti e questi valori aumentano progressivamente.


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