Certamente sì, se la casa adibita a residenza familiare è di proprietà del defunto o comuni.Il "diritto di abitazione" su un immobile usato come residenza dalla coppia prima delle dipartita di uno dei coniugi si forma automaticamente all'apertura della successione.
E invece significa che non spetta il diritto di abitazione.nel caso specifico vi sia un "terzo" relativamente estraneo...ma questo non significa che la coniuge superstite non abbia il diritto di abitazione
La proprietà della casa non era del solo defunto o comune tra il defunto e il coniuge (attuale coniuge). Ma del defunto con altri soggetti.