Buon giorno a tutti, ho affittato tramite agenzia immobiliare il 01/06/2015 un appartamento con contratto cedolare secca ad una Signora pensionata ed al marito, la Signora che è intestataria del contratto verso la fine di Luglio 2015 è morta, il marito il giorno 5 Agosto spedisce la raccomandata per risolvere immediatamente il contratto perché non vuole più restare in quella casa e pretende la restituzione del deposito cauzionale.
Mi incontro con la figlia del pensionato verso fine agosto, dispiaciuto dal punto di vista umano per l'accaduto spiego che il deposito cauzionale lo dovrò restituire qualora riesco ad affittare nel più breve tempo possibile l'appartamento ( fatto che non è ancora avvenuto ), ho stipulato un contratto di locazione ad uso abitativo che prevede la risoluzione anticipata di sei mesi (mesi 6) qualora ricorrano gravi motivi.
La figlia sostiene invece che essendo morta la sua mamma, il contratto finisce e devo restituire il deposito cauzionale.
Le chiavi dell'appartamento sono state consegnate dalla figlia all'agenzia che le tiene tuttora in custodia per far visionare l'immobile ad aspiranti clienti .
Ieri ho ricevuto una bella letterina da un avvocato di Varese per conto del marito della defunta, che mi invita a restituire l'intera somma ed € 250 + IVA per il suo onorario, se non rispondo entro 7 giorni mi farà causa (sintesi della lettera del legale) .
So per certo (ma la certezza è una grossa parola per un proprietario di casa ) che il legittimo erede o eredi deve adempiere a corrispondere i sei mesi di canone, cioè nel mio caso per i mesi da Settembre fino a Febbraio 2016.
Non chiedo soldi all'erede, ma mi tengo la cauzione sperando di trovare un futuro inquilino" longevo e corretto".
Agisco correttamente o sbaglio interpretazione della legge ??
Grazie anticipatamente per tutti i preziosi consigli che riceverò...ciao cesare
Mi incontro con la figlia del pensionato verso fine agosto, dispiaciuto dal punto di vista umano per l'accaduto spiego che il deposito cauzionale lo dovrò restituire qualora riesco ad affittare nel più breve tempo possibile l'appartamento ( fatto che non è ancora avvenuto ), ho stipulato un contratto di locazione ad uso abitativo che prevede la risoluzione anticipata di sei mesi (mesi 6) qualora ricorrano gravi motivi.
La figlia sostiene invece che essendo morta la sua mamma, il contratto finisce e devo restituire il deposito cauzionale.
Le chiavi dell'appartamento sono state consegnate dalla figlia all'agenzia che le tiene tuttora in custodia per far visionare l'immobile ad aspiranti clienti .
Ieri ho ricevuto una bella letterina da un avvocato di Varese per conto del marito della defunta, che mi invita a restituire l'intera somma ed € 250 + IVA per il suo onorario, se non rispondo entro 7 giorni mi farà causa (sintesi della lettera del legale) .
So per certo (ma la certezza è una grossa parola per un proprietario di casa ) che il legittimo erede o eredi deve adempiere a corrispondere i sei mesi di canone, cioè nel mio caso per i mesi da Settembre fino a Febbraio 2016.
Non chiedo soldi all'erede, ma mi tengo la cauzione sperando di trovare un futuro inquilino" longevo e corretto".
Agisco correttamente o sbaglio interpretazione della legge ??
Grazie anticipatamente per tutti i preziosi consigli che riceverò...ciao cesare