Rieccomi di nuovo nel forum.... abitazione ereditata, in locazione a famiglia extracomunitaria... gli eredi hanno deciso di vendere l'immobile a terzi ai primi 4 anni di locazione. Il 15/7 si invia raccomandata a/r di disdetta del contratto d'affitto (entro i 6 mesi che scadono il 31/1/15) + raccomandata a/r con comunicazione prezzo vendita e prelazione. Non ricevendo le cartoline di ricevuta, e controllando la tracciatura on line che mi dice che le raccomandate sono ancora “in lavorazione”, chiamo il numero verde posta e poi mi reco in ufficio postale. In pratica il 22/7 il postino ha provato la consegna, l'inquilino era assente ed il postino ha lasciato la cartolina per il ritiro all'ufficio postale. Sono trascorsi 30 gg. e questa mattina la posta me le avrebbe restituite (non direttamente ma tramite la loro procedura che prevede il riinvio al capoluogo e poi il ritorno al mio paese), ma comunque ho toccato le raccomandate che non erano state aperte e ritirate, a breve mi arriveranno indietro per “compiuta giacenza”. A questo punto sono oltre il 31/7 e non posso fare altre raccomandate (che magari non verrebbero ritirate).
Ho letto che gli effetti per il mittente sono gli stessi di quelli che si sarebbero prodotti se la lettera fosse stata ricevuta dal destinatario … ma ora mi chiedo, secondo voi è opportuno che metta direttamente nella cassetta postale dell'inquilino una copia delle lettere (e l'indicazione che la raccomandata a.r. spedita e non ritirata per qualsivoglia motivo, si considera comunque ricevuta dal destinatario. Con la conseguenza che qualsiasi diffida o contestazione fosse contenuta nel plico, si presume conosciuta dal destinatario), per ricordargli la nostra intenzione di vendita e le modalità di rilascio dell'immobile? I rapporti non sono ottimali ma mi sembrerebbe una correttezza anche nei suoi confronti.... Altri consigli? Grazie come sempre...
Ho letto che gli effetti per il mittente sono gli stessi di quelli che si sarebbero prodotti se la lettera fosse stata ricevuta dal destinatario … ma ora mi chiedo, secondo voi è opportuno che metta direttamente nella cassetta postale dell'inquilino una copia delle lettere (e l'indicazione che la raccomandata a.r. spedita e non ritirata per qualsivoglia motivo, si considera comunque ricevuta dal destinatario. Con la conseguenza che qualsiasi diffida o contestazione fosse contenuta nel plico, si presume conosciuta dal destinatario), per ricordargli la nostra intenzione di vendita e le modalità di rilascio dell'immobile? I rapporti non sono ottimali ma mi sembrerebbe una correttezza anche nei suoi confronti.... Altri consigli? Grazie come sempre...