Grazie Elisabetta. E' la prova lampante di come la FORMA diventa sostanza sconvolgendo il diritto e trasformandolo in un sopruso...Sarebbe il caso di chiedersi: come funziona la COSA negli altriTornando ai guai di Lizzie, chi ha voglia di soffrire si legga questo (sono solo 12 pagine ):
www.diritto.it/docs/29587-illegittimit-costituzionale-dell-art-140-c-p-c-la-notifica-si-perfeziona-con-il-ricevimento-della-raccomandata?page=1
L'ormai tristemente famoso art. 140 è stato dichiarato parzialmente illegittimo, si sono susseguite leggi e sentenze... tutto perchè il destinatario non era mai abbastanza tutelato...
Ma chi tutela il poveraccio che ha dovuto rivolgersi al giudice?
Buona lettura...
stati europei??? E perchè tutto è sotto silenzio e nessuno interviene per raddrizzare una stortura così evidente???
Basterebbe sin dall'inizio del processo, quando le parti sono presenti anche con le deleghe ai due avvocati, far prendere nota
firmandola, che la sentenza non verrà notificata, bensì esposta
in codice in una bacheca riservata predisposta all'uopo a partire da "enne" giorni dopo l'ultima udienza. Trascorsi ancora "enne" giorni dopo il deposito la si dà per letta. Ma sarebbe troppo semplice e non conforme alla grande tradizione di infliggere
incertezze di tutti i tipi rendendo la relativa faciltà di lettura dei codici in un complicatissimo groviglio difficile da decifrare attraverso l'aggiunta dei Codici di Procedura. Che i magistrati e avvocati sono uniti nella loro difesa da chi li vorrebbe snellire.
Sono secoli di cattiveria...QPQ.