Buonasera, io avrei bisogno di un chiarimento...
Circa 2 settimane fa, in accordo col mio fidanzato, abbiamo deciso di prendere una casa in affitto da privato, abbiamo visto un'appartamento che ci è piaciuto molto e abbiamo deciso di prenderlo. I proprietari ci hanno detto che c'erano altre persone interessate all'immobile e che quindi ci avrebbero fatto sapere. Dopo circa 3/4 giorni, vengo contattata dal proprietario dicendomi che tra tutte le persone che si sono presentate, io e il mio fidanzato gli siamo piaciuti più di tutti, quindi mi chiede se nel pomeriggio stesso riuscivamo ad andare a bloccare la casa con un assegno. Andiamo, chiacchieriamo e gli firmo l'assegno, volevo bloccarla con 250 euro e il resto darglieli alla firma del contratto... ma loro mi hanno detto che il blocco consisteva in 700 euro (una mensilità). In accordo col mio fidanzato decidiamo di fare l'assegno di 700 euro, e che lui lo avrebbe incassato nel momento in cui saremmo andati dal commercialista per la firma del contratto...(era il giorno 22/23 giugno circa). Dal commercialista saremmo dovuti andare intorno al 15 luglio per entrare in casa il 1 di agosto. Purtroppo nei giorni seguenti io e il mio fidanzato abbiamo avuto problemi di incomprensione, quindi abbiamo deciso di interrompere tutto (non c'era niente di scritto tra di noi), avviso il proprietario di casa il 29 giugno e lui stesso senza dirmi niente incassa l'assegno. Ora io mi chiedo poteva farlo??? Io comunque l'ho avvisato un mese prima è ripeto che tra di noi non c'era nessun accordo firmato. Ora mi ha detto che se riesce ad affittarla entro il 1 di agosto mi rida' indietro i soldi, se no non può perché lui ci deve pagare la rata del mutuo. Io vorrei capire se ha il diritto non avendo messo nulla nero su bianco. Nel caso non poteva farlo io mi rivolgo ad un avvocato.
Grazie
Circa 2 settimane fa, in accordo col mio fidanzato, abbiamo deciso di prendere una casa in affitto da privato, abbiamo visto un'appartamento che ci è piaciuto molto e abbiamo deciso di prenderlo. I proprietari ci hanno detto che c'erano altre persone interessate all'immobile e che quindi ci avrebbero fatto sapere. Dopo circa 3/4 giorni, vengo contattata dal proprietario dicendomi che tra tutte le persone che si sono presentate, io e il mio fidanzato gli siamo piaciuti più di tutti, quindi mi chiede se nel pomeriggio stesso riuscivamo ad andare a bloccare la casa con un assegno. Andiamo, chiacchieriamo e gli firmo l'assegno, volevo bloccarla con 250 euro e il resto darglieli alla firma del contratto... ma loro mi hanno detto che il blocco consisteva in 700 euro (una mensilità). In accordo col mio fidanzato decidiamo di fare l'assegno di 700 euro, e che lui lo avrebbe incassato nel momento in cui saremmo andati dal commercialista per la firma del contratto...(era il giorno 22/23 giugno circa). Dal commercialista saremmo dovuti andare intorno al 15 luglio per entrare in casa il 1 di agosto. Purtroppo nei giorni seguenti io e il mio fidanzato abbiamo avuto problemi di incomprensione, quindi abbiamo deciso di interrompere tutto (non c'era niente di scritto tra di noi), avviso il proprietario di casa il 29 giugno e lui stesso senza dirmi niente incassa l'assegno. Ora io mi chiedo poteva farlo??? Io comunque l'ho avvisato un mese prima è ripeto che tra di noi non c'era nessun accordo firmato. Ora mi ha detto che se riesce ad affittarla entro il 1 di agosto mi rida' indietro i soldi, se no non può perché lui ci deve pagare la rata del mutuo. Io vorrei capire se ha il diritto non avendo messo nulla nero su bianco. Nel caso non poteva farlo io mi rivolgo ad un avvocato.
Grazie