Salve a tutti mi iscrivo a questo forum con un quesito. Abito al piano terreno e sono proprietario di un piccolo cortile attiguo ad un giardino di un altro immobile. Sotto l'appartamento sono posizionati i garage dello stabile. Il cortile poggia sul terreno e al di sotto non vi sono garage o altre unità immobiliari. Il cortile ha una tubazione di raccolta delle acque piovane che corre a circa 3 m dalla parete del fabbricato. I condomini proprietari dei garage lamentano infiltrazioni di acqua anche di notevole entità sebbene non correlate alle piogge. Il fabbricato non è dotato di scannafosso. Per indagare circa le infiltrazioni il condominio intende testare le tubazioni di scolo del mio cortile. Io mi oppongo a questo genere di prova perchè ritengo che la mia tubazione non sia compatibile con le infiltrazioni sia per posizionamento (fuori della sagoma del fabbricato e non nel muro dei garage) sia per portata (le infiltrazioni non si verificano in corrispondenza delle precipitazioni meteoreologiche e sono in misura molto superiore alla portata di acqua raccolta dal mio portavia) . In teoria non avrei motivo di oppormi a questa prova ma la perplessità nasce dal fatto che i proprietari dei garage non accettano di fare saggi sulla parete dei garage da cui proviene l'acqua ma intendono perseguire solo la prova che mi riguarda. Il mio timore è che anche in un eventuale prova colore magari con una pressione dell'acqua superiore a quella di normale funzionamento possa causare uno sversamento di liquido nel terreno ed un eventuale raggiungimento delle pareti esterne del fabbricato che non essendo dotate di scannafosso potrebbero manifestare un esito alla prova falsato che potrebbe essere strumentalizzato dai condomini. L'amministratore di condominio in questa situazione appoggia completamente i proprietari dei garage e si offerto di intentare un'azione legale nei miei confronti per accedere alla mia proprietà ed effettuare il test. Come mi posso difendere?