Buongiorno a Tutti Voi!!!
Sono nuova del Forum e devo dire che vi ricorro perché ho avuto modo di fare la mia prima esperienza in termini di "conseguenze da locazione".
Ho dato in locazione un appartamento ad una coppia che, nonostante fin dall'inizio sapesse di dover rimanere non più di un anno e mezzo poiché in attesa che il loro "vero" appartamento fosse pronto, hanno riempito i muri di buchi con tasselli. Ad esempio, in entrata con delle rastrelliere per appendere i cappotti; sempre in entrata hanno applicato degli specchi che, una volta tolti, poiché applicati con l'adesivo, hanno scorzato tutto il muro; in lavanderia hanno messo una di quelle strutture funzionali con tanti scaffali che devono essere messe a muro; poi svariati buchi dovuti a mensole, supporto tv etc.
Noi, anche un po' ingenuamente, non avevamo chiesto caparra e, anche qualora l'avessimo chiesta, non avremmo potuto toccarla poiché intaccabile solo con una sentenza del giudice e, da quel che ho capito, solo per modifiche importanti apportate dal conduttore.
Io ho video e foto che attestano tali modifiche, ma il signore non vuole indennizzarmi per il danno se non a fronte di una fattura di esecuzione lavori e, anche qualora la si presentasse, mi ha comunque già messo davanti una sentenza della pretura di padova:
"Le ricordo a questo proposito che, come da Pret. civ. Padova, 24 giugno 1997, n. 345 e attinenti sentenze (n. 6408/1988, n. 880/1990, n. 8819/1996, n.11703/2002, nonchè n.11401/1992 sulle clauosole aggiuntive), rientrano nel normale degrado d'uso i fori da tasselli derivanti dalla necessità di appendere pensili e mensole nonchè i fori per il sostegno delle tende. Inoltre, la tinteggiatura non può essere posta a carico del conduttore, atteso che rientra nel normale degrado d'uso il fatto che dopo un certo periodo di tempo i mobili e i quadri lascino impronte sulle pareti, cosa che peraltro non si è verificata nel nostro caso."
Sono andata a cercarmela e, oltre ad essere solo una nota integrativa della sentenza, questo signore ha modificato il testo a suo favore. A tal riguardo copio ed incollo il testo effettivamente presente nella sentenza ed evidenzio le parole da lui omesse:
“Con riferimento agli obblighi gravanti sul conduttore al momento della riconsegna dell’immobile al termine del rapporto locativo, rientrano nel normale degrado d’uso i fori da tasselli nel rivestimento della cucina derivanti dalla necessità di appendere pensili e i fori per il sostegno delle tende. Inoltre, la tinteggiatura non può essere posta a carico del conduttore, atteso che rientra nel normale degrado d’uso il fatto che dopo un certo periodo di tempo i mobili e i quadri lascino impronte sulle pareti. (C.c., art. 1587; c.c., art. 1588; c.c., art. 1590)”
Io, sapendo che la tinteggiatura non può essere posta a carico del conduttore, non gli ho mai richiesto di pitturare, ma gli ho chiesto un indennizzo per la stuccatura e la pittura delle zone stuccate. Oltre a questa omissione di pezzi di testo che non gli convenivano, ha anche più volte detto cose a voce che poi non ha successivamente negato di aver detto.
La cifra che noi chiedevamo a titolo di risarcimento si aggira sui 200/250€, quindi non una grande cifra, ma ormai la questione è diventata di principio. Non posso credere che una persona che si comporta così rimanga impunita.
Quindi, per concludere, chiederei a qualche anima pia che magari si è trovata nella stessa situazione di indicarmi una strada facilmente percorribile, ovvero che non implichi legali o simili poiché a quel punto sarebbe più la spesa che l'impresa, ma che lo metta di fronte ad una strada dove l'unica soluzione per lui è quella di riconoscerci qualcosa. Sarebbe poi possibile indicarmi eventuali termini di legge? oltre al 1590 c.c. e simili?
Ringrazio chiunque dedichi anche solo 5 minuti per aiutarmi.
Grazie mille
Cuicui10
Sono nuova del Forum e devo dire che vi ricorro perché ho avuto modo di fare la mia prima esperienza in termini di "conseguenze da locazione".
Ho dato in locazione un appartamento ad una coppia che, nonostante fin dall'inizio sapesse di dover rimanere non più di un anno e mezzo poiché in attesa che il loro "vero" appartamento fosse pronto, hanno riempito i muri di buchi con tasselli. Ad esempio, in entrata con delle rastrelliere per appendere i cappotti; sempre in entrata hanno applicato degli specchi che, una volta tolti, poiché applicati con l'adesivo, hanno scorzato tutto il muro; in lavanderia hanno messo una di quelle strutture funzionali con tanti scaffali che devono essere messe a muro; poi svariati buchi dovuti a mensole, supporto tv etc.
Noi, anche un po' ingenuamente, non avevamo chiesto caparra e, anche qualora l'avessimo chiesta, non avremmo potuto toccarla poiché intaccabile solo con una sentenza del giudice e, da quel che ho capito, solo per modifiche importanti apportate dal conduttore.
Io ho video e foto che attestano tali modifiche, ma il signore non vuole indennizzarmi per il danno se non a fronte di una fattura di esecuzione lavori e, anche qualora la si presentasse, mi ha comunque già messo davanti una sentenza della pretura di padova:
"Le ricordo a questo proposito che, come da Pret. civ. Padova, 24 giugno 1997, n. 345 e attinenti sentenze (n. 6408/1988, n. 880/1990, n. 8819/1996, n.11703/2002, nonchè n.11401/1992 sulle clauosole aggiuntive), rientrano nel normale degrado d'uso i fori da tasselli derivanti dalla necessità di appendere pensili e mensole nonchè i fori per il sostegno delle tende. Inoltre, la tinteggiatura non può essere posta a carico del conduttore, atteso che rientra nel normale degrado d'uso il fatto che dopo un certo periodo di tempo i mobili e i quadri lascino impronte sulle pareti, cosa che peraltro non si è verificata nel nostro caso."
Sono andata a cercarmela e, oltre ad essere solo una nota integrativa della sentenza, questo signore ha modificato il testo a suo favore. A tal riguardo copio ed incollo il testo effettivamente presente nella sentenza ed evidenzio le parole da lui omesse:
“Con riferimento agli obblighi gravanti sul conduttore al momento della riconsegna dell’immobile al termine del rapporto locativo, rientrano nel normale degrado d’uso i fori da tasselli nel rivestimento della cucina derivanti dalla necessità di appendere pensili e i fori per il sostegno delle tende. Inoltre, la tinteggiatura non può essere posta a carico del conduttore, atteso che rientra nel normale degrado d’uso il fatto che dopo un certo periodo di tempo i mobili e i quadri lascino impronte sulle pareti. (C.c., art. 1587; c.c., art. 1588; c.c., art. 1590)”
Io, sapendo che la tinteggiatura non può essere posta a carico del conduttore, non gli ho mai richiesto di pitturare, ma gli ho chiesto un indennizzo per la stuccatura e la pittura delle zone stuccate. Oltre a questa omissione di pezzi di testo che non gli convenivano, ha anche più volte detto cose a voce che poi non ha successivamente negato di aver detto.
La cifra che noi chiedevamo a titolo di risarcimento si aggira sui 200/250€, quindi non una grande cifra, ma ormai la questione è diventata di principio. Non posso credere che una persona che si comporta così rimanga impunita.
Quindi, per concludere, chiederei a qualche anima pia che magari si è trovata nella stessa situazione di indicarmi una strada facilmente percorribile, ovvero che non implichi legali o simili poiché a quel punto sarebbe più la spesa che l'impresa, ma che lo metta di fronte ad una strada dove l'unica soluzione per lui è quella di riconoscerci qualcosa. Sarebbe poi possibile indicarmi eventuali termini di legge? oltre al 1590 c.c. e simili?
Ringrazio chiunque dedichi anche solo 5 minuti per aiutarmi.
Grazie mille
Cuicui10