proid
Membro Attivo
Ipotizziamo che l'amministratore non abbia un ufficio e un locale per ricevere i condomini e concordi con l'assemblea al momento della nomina che i versamenti delle quote condominiali devono essere fatti unicamente tramite bonifico bancario e che non sarà possibile pagare a mano nella sede dell'amministratore o pretendere il sopralluogo mensile nel condominio per l'incasso.
Il prezzo concordato tiene conto appunto del minor onere per l'amministratore di sostenere spese per l'affitto di un ufficio e minor tempo da dedicare agli incassi.
Qualora un condomino pretenda di pagare in contati o in assegno, l'amministratore non avendo uffico in cui riceverlo pattuito con l'assemblea che tale servizio none ra incluso, può negargli tale facoltà e pretendere il pagamento con bonifico?
Grazie
Il prezzo concordato tiene conto appunto del minor onere per l'amministratore di sostenere spese per l'affitto di un ufficio e minor tempo da dedicare agli incassi.
Qualora un condomino pretenda di pagare in contati o in assegno, l'amministratore non avendo uffico in cui riceverlo pattuito con l'assemblea che tale servizio none ra incluso, può negargli tale facoltà e pretendere il pagamento con bonifico?
Grazie