Un giocatore

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Per Michelex. Fai numerose affermazioni (errore dei ripartitori, coefficiente K di legge delle pareti, risparmio del 30%, obsolescenza degli strumenti a ottobre 2016), ma non citi le fonti. Puoi farlo? Grazie.
 

Michelex

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Riguardo all'errore dei ripartitori mi sembra di aver dato sia il decreto legge e sia il link dell'INRIM; sulla trasmittanza sono norme che tutti gli architetti conoscono, fai una mini ricerca sul web; riguardo al risparmio, se hai un minimo di nozioni di fisica tecnica, dovresti capire che cosa dico; comunque se fai delle domande precise, posso illuminarti; per la direttiva MID, è sufficiente mettere su Google "direttiva MID e avrai tutte le informazioni sul recepimento di tale direttiva da parte dell'Italia e quando entrerà in vigore (è stata recepita nel 2007 con dieci anni di tolleranza). Comunque tutto il mio discorso era per dimostrare che queste ordinanze entrano in contrasto con altri decreti in una confusione totale; c'è infatti in tali ordinanze una precisazione "se tecnicamente possibile ed efficiente in termini di costi", che sollevano il legislatore da ogni responsabilità e la riversano sull'assemblea condominiale e sull'eventuale tecnico che deve certificare la fattibilità dell'intervento (la furbizia politica non ha limiti).
 

Un giocatore

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per i ripartitori, reclamizzati per gli impianti a distribuzione verticale, nulla viene dichiarato riguardo la loro precisione. In compenso l'INRIM (che comunque è un organo ufficiale) ha fatto dei rilevamenti concludendo che l'incertezza tipica di tali strumenti è compresa tra il 10 e il 20% (con punte fino al 40%). Per i curiosi do il link ufficiale di questa ricerca:
www.inrim.it/EcoThermo2014/slides/Ficco.pdf
Quindi di fatto tali strumenti sono illegali se usati nel calcolo delle nostre bollette e chiunque potrebbe rifiutarsi di pagare il riscaldamento creando un contenzioso condominiale.
Grazie. Un'altra domanda: è bene non usare in nessun caso i ripartitori per via della loro 'imprecisione'? Grazie.
 

Michelex

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Questa è una decisione prettamente assembleare; in genere inizialmente bisogna pretendere dal conduttore dell'impianto una precisa regolazione della centralina climatica; se questa era starata (come è nella maggioranza dei casi) dopo la regolazione si noterà un forte risparmio di combustibile (si suppone che sia metano, se è gasolio, si ottiene ugualmente il risparmio, ma sorge il problema dell'inquinamento e prima o dopo verrà l'obbligo di convertire a metano). A questo punto, se la centralina riesce a mantenere i 20+2 °C di legge (è la media giornaliera) per qualunque condizione climatica, la contabilizzazione può portare solo un aumento delle spese e un aumento dei contenziosi condominiali, quando il vicino spegnerà il suo impianto costringendomi a fornirgli calore attraverso le pareti poco coibentate. Inoltre resterà sempre il dubbio se quanto io pago in bolletta sia giusto, essendo i ripartitori strumenti senza alcuna certificazione; sarebbe anche inutile chiedere una verifica, in quanto questa è impossibile (bisognerebbe trasformare il nostro appartamento in un sofisticato laboratorio di misura). Nel caso che l'impianto sia fortemente sbilanciato, conviene prima trovare le cause di questo sbilanciamento (in genere sono pochi appartamenti che hanno temperature o troppo basse o troppo alte) e provvedere a fare delle modifiche anche a spese dell'intero condominio. Solo se queste modifiche risultassero troppo onerose si può pensare alla termoregolazione e contabilizzazione, in piena coscienza dei suoi problemi. Conclusione, nei vecchi edifici cercare di evitare in ogni modo la contabilizzazione, in quanto ci si mette in un sistema complicato, inaffidabile, restandone imbrigliati come un cappio al collo da cui non si può più uscire (con molta soddisfazione della filiera dei termotecnici).
 

happysmileone

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E' obbligatoria l'installazione delle valvole termostatiche (naturalmente senza contabilizzatore) solo nel caso di installazione nuova caldaia o sostituzione dell'esistente.
 

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