arciera

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Per Daniele78. La reazione a catena divergente: in un paesino qualunque del mondo, la comunità si sta attrezzando per l'inverno. Accatastano la legna per il freddo. Ma quanto farà freddo? Mandano su, dal santo eremita, un uomo a chiederlo. Il santo risponde, guardando a destra e manca, che farà freddo. L'uomo torna al paese in basso e annuncia il freddo. E accatastano altra legna. Si, ma quanto freddo? L'uomo tora su ed il santo guardando a destra e manca dice che farà molto freddo. E accatastano altra legna. Sara' sufficiente? L'uomo torna su diverse volte e la scena si ripete. Mentre scala la montagna gli viene un dubbio: ma come fa a sapere? Glielo chiedo. Il santo si alza in piedi e gli si avvicina: lo vedi? Guarda quel paese li sotto quanta legna hanno accatastato!!
Questo per dirti che la cosa e' semplice. Inutile rimandare a quello o quell'altro e montare un caso che si autoproduce da solo. La cosa e' semplice perché e' proprio cosi e a te pare strano. Questo si chiama "capitalismo". E c'e' solo da sperare in Dio che, come dice Fantozzi, abbiate pietà di noi.
 

Daniele 78

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La reazione a catena divergente
Anche le reazioni a catena hanno una causa scatenante non avvengono mai per caso, ma ci vuole la famosa scintilla per scatenarle...così come il mercato non si muove a caso ma"sospinto" da sentori più o meno positivi, ma CHI guida questi sentori del mercato?? chi decide che oggi il prezzo (ad esempio del petrolio, va su o giù) mi vuoi dire che dall'oggi al domani varia così tanto il consumo o il prezzo all'estrazione??

I casi Cirio e Parmalat sono pesanti ma i bond argentini?? Li è uno Stato che è andato gambe all'aria non un privato...sono cose non molto chiare. Stessa cosa per la Grecia e chi aveva investito nei suoi titoli di Stato. Va bene avere regole comuni da rispettare ma nel momento di difficoltà (proprio per le regole comuni) aiuti il tuo vicino anche perchè avendo costruito una moneta unica danneggi anche te stesso ormai ed entri in una spirale perversa come quella attuale.

Non è tanto questione di capitalismo, in quanto nel momento in cui ti alzi al mattino apri la tua attività (anche piccolina) devi avere un capitale da parte altrimenti nisba, anzi ormai anche per spostarsi per andare a lavorare (chi ancora lavora lo fa) ci vuole un capitale che non sempre ti rientra con il lavoro... e diventa sempre più difficile da ammortizzare.
 

arciera

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quanta carne sul fuoco..falla semplice che è la maniera geniale per intendere: il capitalismo vuol dire capitali in mano a determinate persone, così come feudalesimo voleva dire economia in mano alla aristocrazia terriera. Il capitalismo è un sistema manovrato da quelle persone che hai summenzionato, non è sotterfugio, occultismo o segreto, non è paragonabile al mercato rionale o alla bottega, quello è ancora un baratto, tu dai a me una mela io do a te l'equivalente. Capitalismo è: quanto dare per tuo programma? Domanda assillante che manager, banchieri, generali e ministri pongono ogni giorno ai magnati delle istituzioni globalizzate.
 

Daniele 78

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Professionista
Tornando in topic,dell'impignorabilità della prima casa,alla banca non può fregare di meno, infatti la concessione di mutuo o di fido( per un azienda) è legata a ciò che possiedi e puoi dare in garanzia (doppia rispetto alla somma richiesta alla banca). Se la banca percepisce una tua difficoltà lavorativa (conosce la tua posizione lavorativa, sei sei occupato o meno, se se dipendente o meno e se i bilanci di una tua attività sono positivi e non). Purtroppo con le attuali regole di Basilea 3 stanno stringendo a tal punto il credito che anche se hai buona volontà salti e se non salti solo perché non sei molto vincolato alla Banca. Purtroppo questi non credono nella ripresa (ho sentito cosa man detto alcune banche) e han già chiesto di rientrare. Se questo non è strozzinaggio legalizzato non so come definirlo.
 

federico70

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Invece di lamentarci troviamo delle soluzioni alternative! Ad esempio potremmo decidere di costituire noi una Banca con un piccolissimo investimento, aperta soltanto alle piccole imprese e che faccia prestiti a chi vuole lavorare...non sarebbe un percorso facile ... ma si può elaborare ... che ne pensate????
 

jac0

Membro Senior
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Invece di lamentarci troviamo delle soluzioni alternative! Ad esempio potremmo decidere di costituire noi una Banca con un piccolissimo investimento, aperta soltanto alle piccole imprese e che faccia prestiti a chi vuole lavorare...non sarebbe un percorso facile ... ma si può elaborare ... che ne pensate????

Basta conoscere le leggi che regolamentano l'attività di gestione del prestito.
 

Daniele 78

Membro Storico
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Invece di lamentarci troviamo delle soluzioni alternative! Ad esempio potremmo decidere di costituire noi una Banca con un piccolissimo investimento, aperta soltanto alle piccole imprese e che faccia prestiti a chi vuole lavorare...non sarebbe un percorso facile ... ma si può elaborare ... che ne pensate????
Il problema che comunque non crei un banca immediatamente, e comunque ci vuole liquidità per costituire una Banca, ma se i liquidi mancano ( proprio perché si chiedono finanziamenti) come si può pensare alla costituzione di una Banca??
 

Nemesis

Membro Storico
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Daniele Berghino iscritto al Collegio Geometri e Geometri laureati della Provincia di Biella
piccolo imprenditore dell´impresa familiare DAFI COSTRUZIONI S.R.L.
Regole per la firma:
"La firma nasce per permettere ai membri che lo desiderano di inserire una citazione, un pensiero, una riflessione, una frase famosa, ecc. e questo è l'unico uso consentito".

Ma a parte ciò, un'impresa familiare non può essere esercitata in forma societaria.
E "piccolo imprenditore" è soltanto chi risponde alla definizione dell'art. 2083 c.c.
Quindi, per esempio, i soci delle S.r.l. non sono piccoli imprenditori.
 

Daniele 78

Membro Storico
Professionista
Nemesis la mia firma non va contro il regolamento del forum (ho riletto l'art.13) e il tuo mi pare un modo pretestuoso per cercare il cavillo inutile su cui discutere che comunque non esiste, io scrivo qui con piacere, come lo fanno altri colleghi che nella firma inseriscono nome e cognome per identificarsi, non vedo il problema.

Altro: il piccolo imprenditore viene annoverato anche nell'impresa artigiana e la legge quadro sull'artigianato del 85 lo dice chiaramente e possono essere annoverate tra imprese artigiane s.n.c, s.a.s, s.r.l ecc; tant è vero che sono iscritto all'artigianato e come lo sono io lo sono migliaia di piccole imprese. Forse Nemesis ti manca qualche fondamentale tassello... saluti
 

Nemesis

Membro Storico
Proprietario Casa
il piccolo imprenditore viene annoverato anche nell'impresa artigiana e la legge quadro sull'artigianato del 85 lo dice chiaramente e possono essere annoverate tra imprese artigiane s.n.c, s.a.s, s.r.l ecc
La società artigiana è un conto. Il piccolo imprenditore è altro conto. Un altro conto ancora sono i soci della società artigiana.
Sei tu che devi "tassellare", anche a proposito dell'impresa familiare.
 

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