Daniele io sono nato a Napoli in uno dei quartieri più vecchi della città e ti posso garantire che lì ogni abitazione o simile ha il suo contatore; ora abito in un paese della provincia anche esso molto vecchio, e anche lì è la stessa cosa.
La situazione che tu dici essere una normalità qui nel sud che siamo retrogradi (senza offendere e per dire che lasciamo correre le cose ), quella la trovi solo dove ci sono costruzioni abusive che non danno la possibilità dell'allaccio alla rete se non sei in regola, pertanto mi domando: come danno l'abitabilità se non hanno l'acqua? è solo una curiosità non per altro
La situazione qua è diversa,partendo dal presupposto che se sei in abuso edilizio non avresti neppure diritto alla singola presa d'acqua, in quanto quando chiedi un nuovo allaccio e fai una rottura al suolo pubblico devi motivarne la causa. la motivazione può essere ho una abitazione (concessionata) o una piscina (se vuoi un'utenza separata), ma sempre con tanto di concessione edilizia.
Se QUI chiedi un'allaccio per una nuova utenza ti chiedono (almeno qui) sia i dati della concessione edilizia sia i dati catastali dell'immobile, se non li consegni, NON ti concedono nulla, infatti l'intestatario della fattura ha un contratto numerato (legato appunto alla concessione e al mappale) ed anche la fognatura richiede una concessione allo scarico (firmata e timbrata da un Tecnico professionista), basata su precisi allegati di progetto (quote e dimensionamenti) che solo la partecipata ti dà.
Ti riporto tutto ciò perchè sono sempre stato io (quando costruisco immobili per la vendita) ad interfacciarmi di persona con i tecnici della partecipata che gestisce il servizio idrico integrato (acquedotto, fognatura e depurazione), ed ad ogni mappale catastale (ovviamente aggiornato con la concessione edilizia) ci sta UNA sola presa dell'acqua sulla strada e UNA sola presa per lo scarico, comunque il tutto viene sempre trattato prima di fare la costruzione direttamente in cantiere con i Tecnici della Partecipata...poi si può sempre discutere MA SEMPRE con degli atti alla mano.
Qui a Biella non c'è il condominio (anche nuovo) con 2 prese, ma tutti con la presa singola, e poi tutti sotto-contatori per ripartire il consumo.
Fare in un condominio da 20 o più unità immobiliari tante prese, significa si tante fatture, ma significa anche tanti costi fissi in più a carico dell'utenza singola, oltre ai costi per la realizzazione della partecipata che poi devono essere ripianati con maggiori introiti per garantire un servizio efficiente.
Secondo me rimane un'ottimo sistema quello dei sotto-contatori, perchè pur garantendo una ripartizione dei consumi, abbassa notevolmente i costi di gestione e manutenzione di ogni singola presa, che non sono proprio pochini.