ManuMutti

Membro Ordinario
Proprietario Casa
Mia madre comproprietaria al 50 % di un immobile in comproprietà per anni si è occupata della manutenzione ordinaria con un minimo di rimborso spese da parte della cugina (altra comproprietaria al 50%) finché questa è mamcata e hanno ereditato il marito e le 2 figlie che non tirano fuori nemmeno 1 euro ! Ora la situazione è diventata drammatica in quanto nonostante la richiesta anche di contributo alle spese necessarie questi vogliono venderci la loro quota ma a un prezzo assurdo. Abbiamo fatto in 4 anni 4 perizie tecniche . Oggi loro vogliono prendere in considerazione quella di 4 anni fa senza considerare le criticità insorte soprattutto nell'ultimo anno spese che ammontano a 64000 euro; inoltre oltre al fatto che si è appurato che impianti non solo non sono a norma ma ormai inutilizzabili e da rifare, altre spese intorno ai 100.000,00 euro tutti costi che non vogliono affrontare dicendo che loro non la utilizzano. Siamo disperati. L'immobile ha 2 unita' e abbiamo un accordo da 80 anni che ognuno utilizza una parte di porzione in esclusiva senza avere le rispettive chiavi d'accesso. Nel caso noi decidessimo di rifare parte degli impianti poi se volessero vendere a noi non sarebbero comunque costretti per legge a rifare anche le altri parti di impianti ?
 

Franci63

Membro Storico
Proprietario Casa
E’ sempre il solito problema, che ormai conosciamo anche noi.
Sicuramente per te e tua madre è una pessima situazione, e ben si può comprendere e offrirti solidarietà umana.
Ma la soluzione non cambia; se voi volete comprare, e loro vi chiedono una cifra che voi non siete disposti a spendere, si resta in stallo, poiché non sono costretti ad accettare le vostre condizioni, seppur probabilmente ragionevoli.
Quindi o formalizzate l’accordo, dividendo ufficialmente l’immobile in due unità separate (ma resterebbe sempre il problema delle parti comuni, se non ricordo male giardino, piscina e un ingresso, oltre al tetto e forse a parte degli impianti), o chiedete la divisione giudiziale, procedimento durante il quale potrebbe essere più facile acquistare l’altra parte a prezzo di mercato, ma dopo anni di perizie e avvocati.
 

ManuMutti

Membro Ordinario
Proprietario Casa
E’ sempre il solito problema, che ormai conosciamo anche noi.
Sicuramente per te e tua madre è una pessima situazione, e ben si può comprendere e offrirti solidarietà umana.
Ma la soluzione non cambia; se voi volete comprare, e loro vi chiedono una cifra che voi non siete disposti a spendere, si resta in stallo, poiché non sono costretti ad accettare le vostre condizioni, seppur probabilmente ragionevoli.
Quindi o formalizzate l’accordo, dividendo ufficialmente l’immobile in due unità separate (ma resterebbe sempre il problema delle parti comuni, se non ricordo male giardino, piscina e un ingresso, oltre al tetto e forse a parte degli impianti), o chiedete la divisione giudiziale, procedimento durante il quale potrebbe essere più facile acquistare l’altra parte a prezzo di mercato, ma dopo anni di perizie e avvocati.
Purtroppo veramente assurdo
 

vittorievic

Membro Senior
Proprietario Casa
Purtroppo veramente assurdo
secondo me l'assurdo è che con un credito di 64.000/2 euro, tua madre non abbia fatto una richiesta ufficiale di compartecipazione delle spese. Queste devono essere documentate con fatture o ricevute fiscali e richieste entro 5 anni dalla insorgenza del debito pena la decadenza del diritto di chiedere il credito. C'è l'art. 1110 del c.c. che protegge temporaneamente tua madre.
Anche tutte le altre spese necessarie se c'è la volontà di ripristinare gli impianti dovete decidere se affrontare la spesa assieme oppure se vendere la proprietà, che ha una suddivisione consensuale, ma non è chiaro se è anche sancita a livello di AdT, nello stato in cui si trova.
Una cosa è certa: che se non trovate un accordo amichevole su cosa fare dovrete rivolgervi ad un giudice il quale nominerà innanzitutto un CTU (che visto il probabile importo elevato della intera proprietà immobiliare) ci metterà il suo "carichetto" come parcella, idem i vostri rispettivi avvocati ed i CTP che dovrete nominare. Alla fine saranno loro i veri vincitori.
Di vendere o acquistare ad una valutazione vecchia di 4 anni con l'aumento della fatiscenza degli impianti non se ne parla proprio.
Credo che vi serva un avvocato "di un certo peso" che una volta indossata la vostra casacca imposti la causa nel migliore dei modi.
 

Nemesis

Membro Storico
Proprietario Casa
richieste entro 5 anni
La prescrizione è quella ordinaria, decennale.
Ma l'obbligo di rimborso è per la quota di spese, laddove chi le ha sostenute sia in grado di provare la necessità delle opere eseguite per la conservazione della cosa comune (ossia al mantenimento della sua integrità) e la trascuranza dell'altro partecipante nell’affrontare la questione.
 

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