minima

Membro Attivo
Salve a tutti, ho bisogno ancora di una vostra opinione.Presenza di una casa ereditata fatta periziare da un
geometra + architetto ,la vorrebbe ritirare un erede liquidando gli altri 3. Ma un erede, da sempre una testa calda,non vuole vendere la sua parte solo per dare filo da torcere a chi vuole ritirarla xchè lui con noi non ha + rapporti ed è un modo per farcela pagare.Oramai sono quasi 2 anni che va avanti questa storia e nemmeno gli avvocati presi da lui non riescono a risolvere tale situazione xchè se non fanno quello che dice lui gli revoca il mandato.Volevamo fare la divisione giudiziale, ma non si può a detta del nostro avvocato xchè associata a questa c'è anche il fatto che sempre questa testa calda mette in discussione ciò che in vita il genitore ha dato alle figlie .Scusate se mi sono dilungata troppo ,spero di essere stata chiara.
 

salves

Membro Assiduo
Professionista
Ciao minima, l'unica soluzione è la divisione giudiziale, solo il giudice mediante sentenza può obbligare una persona a ottemperare.

In ogni caso questi deve sempre dimostrare che quanto rivendica rispetto a quanto avuto dal genitore e vero mediante prove.

Ciao salves
 
J

JERRY48

Ospite
A mio parere, il consiglio datovi dal vostro avvocato, che non si possa fare la divisione non è esatta, poichè ci sta questa "testa calda".
La divisione gudiziale è promossa da "uno" o "più eredi" quando preferiscono adire all'autorità giudiziaria per giungere alla divisione.
Si tratta di un'ipotesi di "litisconsorzio" necessario poichè devono essere chiamati a partecipare al giudizio tutti i coeredi.
La divisione si svolge attraverso distinte fasi:

1) formazione della massa ereditaria compresi i beni che sono stati donati dal de cuius;

2) stima dei beni (art. 726 c.c.) secondo il loro valore di mercato, tuttavia l'autorità giudiziaria può indicare una persona, che effettui la stima, che non sia erede o legatario: la divisione proposta da questa persona non vincola gli eredi, se l'autorità giudiziaria, su istanza di taluno di essi, la riconosce contraria alla volontà del testatore o manifestazione iniqua.

3) formazione delle porzioni spettanti a ciascun erede (art. 726 c.c.), ma se il testatore ha indicato le porzioni, queste sono vincolanti per gli eredi; nel caso vi sia ineguaglianza in natura delle quote ereditarie, si provvede con un conguaglio in denaro.

4) assegnazione o attribuzione delle porzioni art. 729 c.c.)
L'assegnazione si ha quando le porzioni sono uguali ed è fatta mediante estrazione a sorte, mentre l'attribuzione si ha quando le porzioni sono diseguali.

Questa è la legge. Domanda: non è che vi sia da parte di qualcuno degli altri coeredi la non volontà della divisione giudiziale, affinchè non salti fuori qualcosa di poco chiaro? E "la testa calda" è fredda?

saluti
jerry48
 

minima

Membro Attivo
Risposta: no caro Jerry48. Non c' è niente di poco chiaro ,tutto è chiarissimo, pensa solo che la "testa calda", per la stessa cosa è già al suo terzo avvocato, secondo te come mai?Saranno gli avvocati che non capiscono la legge o......
Poi scusa , non ho capito molto degli articoli che tu hai citato,in quanto se associato all' immobile ci sono anche i beni mobili si forma si la massa ereditaria,ma se il de cuius in vita ha beneficiato in favore di 2 eredi x servizi resi si riconosce solo la lesione della quota di legittima e le 2 questioni ci hanno detto non possono essere risolte separatamente.
 

Gugli

Membro Attivo
e se la cd testa calda non si presentasse alla divisione pur essendo chiamato in giudizio in quanto come già ben detto si profilerebbe un liticonsorzio necessario e cioè che è obbligatorio che tutti i chiamati partecipino alla dividiaione della massa ereditaria...
semplicemente mi chiedevo cosa potrebbe succedere
 
J

JERRY48

Ospite
Risposta: no caro Jerry48. Non c' è niente di poco chiaro ,tutto è chiarissimo, pensa solo che la "testa calda", per la stessa cosa è già al suo terzo avvocato, secondo te come mai?Saranno gli avvocati che non capiscono la legge o......
Poi scusa , non ho capito molto degli articoli che tu hai citato,in quanto se associato all' immobile ci sono anche i beni mobili si forma si la massa ereditaria,ma se il de cuius in vita ha beneficiato in favore di 2 eredi x servizi resi si riconosce solo la lesione della quota di legittima e le 2 questioni ci hanno detto non possono essere risolte separatamente.

Al primo punto ho citato la massa ereditaria (cosiddetta collazione).
La collazione è l'atto col quale taluni soggetti che abbiano accettato l'eredità, conferiscono nell'asse ereditario, quanto hanno ricevuto dal defunto in vita per donazione.
La ratio dell'istituto è la seguente.
Se il de cuius in vita ha fatto delle donazioni ai figli legittimi o naturali, la legge presume che il defunto, facendo le donazioni, non abbia voluto alterare il trattamento che egli ha disposto per testamento o che è disposto per legge (in caso di sucessione legittima) ma abbia solamente attribuito a questi soggetti un "acconto" sulla futura eredità. Di conseguenza, i beni donati in vita dal de cuius devono essere compresi o fatti conferire nella massa attiva del patrimonio ereditario, per essere poi divisi tra i coeredi in proporzione alle rispettive quote di eredità.
Salvo che, nella donazione, il donante abbia indicato che la donazione è effettuata con dispensa da collazione.
saluti
jerry48
 

arciera

Membro Senior
Proprietario Casa
caro jerry48, mi puoi spiegare la procedura dei 4 punti che hai sottolineato per una buona divisione dei beni? mi piacerebbe sapere se gli eredi, poniamo di comune accordo, possono formare la massa ereditaria, poniamo tre appartamenti e denaro e titoli, e successivamente possono dividersi un appartamento e titoli uno e due appartamenti e denaro l'altro. formate le porzioni, senza insomma interventi esterni, notai o avvocati, possono procedere all'attribuzione delle porzioni. a questo punto mi sembra che non ci sia dubbio che bisogna ricorrere al notaio per ufficializzare le proprietà. stando all'interno del milione di euro di franchigia a quali problemi possono incorrere gli eredi, se le parti potrebbero essere diseguali, due case ad uno ed una casa e soldi all'altro, con evidenti disparità formali perchè i valori legali delle case sono minori del costo reale? credo mi sia spiegata, vero? e questo in forme diverse può interessare tutti!!
 

giolucianipinsi

Membro Ordinario
Complimenti a Jerry48 per la chiarezza espositiva. Purtroppo per chi ci casca dentro, va anche segnalato che i tempi della "giustizia" non sono brevissimi,e il parto che potrebbe scaturire dalla sentenza non è detto che sia un "bel bambino". Ho seguito una faccenda simile capitata a miei vicini di casa, due fratelli e due nipoti che hanno ereditato senza testamento. Uno degli eredi è ben peggiore delle peggiori "teste calde". Avevano trovato un compratore,ma la testa calda non firmava il rogito. Poi han cercato di arrivare allo "scioglimento della comunione ereditaria", poi uno degli eredi ha chiesto accertamenti bancari su donazioni fatte in vita dal de cuius, e temo siano ancora alla fase 1 (formazione della massa ereditaria). Come poi faranno a dividersi le "porzioni" non riesco a immaginarlo. L'immobile è un bilocale di 45 metri + servizio igienico: che fanno, tirano su muretti di confine nelle due stanzine, per dividerle i 4 porzioni? Quando gli chiedo a che punto sono, dicono che gli avvocati non danno notizie da mesi, le ultime notizie erano che il Giudice aveva rinviato l'ultima udienza prevista. Il de cuius era morto nel 2004...
 

arciera

Membro Senior
Proprietario Casa
Caro jerry48, sono stata superata da un intervento e spero che tu mi possa rispondere perché mi pare interessante sapere fino a dove con accordo si può arrivare senza intervento di qualcuno. Insomma senza che i famosi lacci e lacciuoli italiani strangolino i cittadini.
 

Gugli

Membro Attivo
ho conosciuto un caso in cui i vari fratelli, eredi compresi sono sati in giudizio per ben 40 anni
senza combinare nulla tutto perchè un fratello aveva tentato di sottrarre con la frode alcuni beni agli altri eredi
il padre aveva firmato ciò che prima avrebbe dovuto verificare e da lì si è innestata la miccia
attenzione alla via giudiziale....
ritornando al nostro caso la cosa importante da capire è se c'è stata donazione che viene considerata come un anticipazione dell'eredità o se c'è stata una reale vendita o una simulazione di compravendita le cose cambiano
comunque in generale detto in sintesi con la donazione si può adire in giudizio con l'istituto della collazione
se c'è invece una lesione della legittima si può agire in riduzione
ma andrebbe studiato bene il caso con la massa ereditaria i chiamati e ciò che è stato fatto dal de cuius in vita
 

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