nelly70

Membro Attivo
Salve a tutti. Ho un quesito da porre alla comunità di propit e spero che qualcuno possa aiutarmi.
Nel gennaio del 1998 mio marito (in quell'anno non eravamo ancora sposati) ha acquistato un appartamento facente parte di un unico grande palazzo che comprende circa 4 condomini differenti. GLi ex proprietari (madre e tre figli) da qui lui ha effettuato la compravendita, a loro volta lo avevano avuto in eredità dal un congiunto defunto nel 90 (rispettivamente marito della donna che era padre dei 3 figli!!!).
L'appartamento è stato pagato in contanti. Avendo ora deciso di venderlo, abbiamo chiesto ad un geometra di fare tutti i controlli catastali e il risultato è che i dati inseriti sull'atto di compravendita stipulato di mio marito, risultano quelli di un subalterno che si trova in quel palazzo ma al civico 6 (noi fisicamente siamo al civico 20). Dai dati catastali su questo subalterno, risulta che attualmente è intestato a una persona (che tra l'altro vive in quell'appartamento) mentre mio marito ne risultava intestatario fino ad un dato momento in cui l'intestazione è passata all'altra persona.
L'appartamento al civico 20 (quello in cui viviamo) al catasto risulta invece essere ancora intestato al costruttore del palazzo.
Questa cosa mi ha creato un grande ansia anche perchè il geometra dovrà chiedere una visura ampliata che arrivi fino all'anno di costruzione del palazzo (intorno agli anni 66) e attualmente non abbiamo la minima idea di cosa possa gravare sul nostro appartamento. Sapete dirci come bisognerà procederè? E soprattutto qual'è la strada più breve da percorrere per fare in modo che le cose si sistemino, e come procedere per capire dove e da chi è stato fatto lo sbaglio per quanto riguarda i dati catastali del nostro appartamento: grazie a tutti
 

salves

Membro Assiduo
Professionista
Penso che il geometra non debba dare molto peso al numero civico ma la cosa più corretta da intraprendere è di chiedere si le visure storiche ma al solo scopo di conoscere le particelle dalle quali richiedere le planimetrie, ed iniziare dalla particella che recita nell'atto di acquisto tuo per verificare se la planimetria corrisponte come disposizione sia interna che come accenni con le unità limitrofe alla disposizione di casa tua.

Se ciò non verifica procedi a fare lo stesso con le altre planimetrie per decifrare qual'è quella tua.

Ciao salves
 

nelly70

Membro Attivo
Grazie Salves.
Intanto oggi pom. il geometra ci mostrerà tutta la documentazione che è riuscito a ottenere al catasto, inerente le indagini che ha fatto. Al telefono anche lui mi ha detto che voleva controllare la planimetria acclusa all'atto di vendita per vedere innanzitutto se corrispondeva perfettamente al nostro appartamento.E a tal riguardo però non sò se la cosa lo aiuterà perchè i 4 condomini hanno la stessissima distribuzione spaziale (e millesimale) degli appartamenti (ovvero in ogni condominio ci sono due scale A e B) con gli stessi appartamenti, quindi mi aspetto che la planimetria del mio appartamento corrisponda anche al subalterno in questione che come il nostro, si trova al 1° piano e allo stesso interno sulla medesima scala. Insomma un gran casino!
Però capisco (anche se non lo giustifico!!!) il fatto che su un palazzo nato originariamente come un unico condominio con 230 unità abitative e poi "spartito" in 4 condomini indipendenti amministrativamente, possano esserci stati vari errori più o meno grandi nell'attribuzione dei subalterni e degli altri dati identificativi.Quello che invece non giustifico è l'operato prima dell'agenzia che ha proposto l'appartamento e poi del notaio che ha rogitato senza accorgersi dell'errore.Sicuramente alla fine risaliremo con più o meno tempo al momento in cui si è verificato l'errore, dovremo fare ovviamente una rettifica (e mi aspetto che il notaio non la faccia gratis, anche se si trattasse dello stesso notaio che ha firmato il rogito visto che è viva ed esercita ancora...sarebbe come ammettere la sua colpa!)
Ma ad essere sincera quello che mi perplime è l'eventuale situazione giuridica del nostro appartamento, quando si riuscirà a risalire alla sua esatta collocazione. Sono passati quasi 15 anni dall' acquisto, e non abbiamo avuto nessun problema. Però il tutto non mi fà stare tranquilla!!!
 

nelly70

Membro Attivo
A tutto questo si aggiunge il fatto che stanno arrivando clienti per visionare l'appartamento ma anche qualora dovesse arrivare una proposta d'acquisto, non ce la sentiremmo di accettarla, considerando come stanno le cosa allo stato attuale. Anche perchè noi vendiamo per ricomperare (conditio sine qua non). Ne consegue che non potremmo impegnarci a nostra volta a fare una proposta d'acquisto ad un eventuale altro venditore non sapendo cosa comporterà in termini economici e di tempo perso, la rettifica di questi "errori"
 

FrancescoRoma

Nuovo Iscritto
qualora dovesse arrivare una proposta d'acquisto, non ce la sentiremmo di accettarla, considerando come stanno le cosa allo stato attuale.
E' un problema catastale facilmente risolvibile...puoi inserire nella proposta e nell'eventuale compromesso che:
"Le parti convengono espressamente che gli eventuali errori od omissioni nella descrizione, nell’indicazione, nei confini e dati catastali dell’immobile in oggetto, non potranno mai viziare le convenzioni contenute nel presente contratto facendo salve sempre migliori identificazioni."
 

nelly70

Membro Attivo
E' un problema catastale facilmente risolvibile...puoi inserire nella proposta e nell'eventuale compromesso che:
"Le parti convengono espressamente che gli eventuali errori od omissioni nella descrizione, nell’indicazione, nei confini e dati catastali dell’immobile in oggetto, non potranno mai viziare le convenzioni contenute nel presente contratto facendo salve sempre migliori identificazioni."

Ma è possibile che sul nostro appartamento gravino ipoteche o ingiunzioni di pignoramenti a nostra insaputa dopo così tanti anni (ereditato nel 90 da quelli che poi ce l'hanno venduto a gennaio 98?)
E perchè al catasto il subalterno corrispondente al nostro civico (e quindi al nostro appartamento) risulta ancora intestato al costruttore? Come se non fosse mai stato venduto o che non ci fosse mai stato nessun passaggio di proprietà..........................è questo che mi inquieta!
perdonate le mie domande forse scontate o assurde, ma non ho esperienza in materia. So solo che questa casa è tutto quello che abbiamo e che possiamo garantire ai nostri figli. E' stata pagata in contanti proprio per non avere il pensiero del mutuo, per poter stare tranquilli, e per riuscirci mio marito ha risparmiato fino all'ultima lira (allora erano ancora lire...). E adesso il pensiero che sotto possa saltar fuore qualche cosa di "serio" di cui non abbiamo colpa alcuna, mi sta togliendo il sonno!!!
 

Daniele 78

Membro Storico
Professionista
Mi è capiatato un caso simile, e per risolverlo o presentato una variazione incatasto all'ufficio U.R.P dellìAgenzia del territorio dove andavo a spiegare che c'era stata un'inversione dei dati catastali. L'inica cosa che avevo fatto erano le visure con planimetrie del mio e dell'altro appartamento spiegandoci all?Agenzia che per errore nella Banca dati centrali erano stati invertiti gli intestatari. Non ho speso un soldo di Agenzia.
 

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