Mandarino, secondo me genitori, dovrebbero pensare SOLO al bene dei bambini, cercando una forma di accordo, ed escludendo ogni forma di egoismo. A livello affettivo, un bimbo di tre anni ha bisogno della mamma e, umanamente parlando sarebbe anche la soluzione più giusta. Come giusto sarebbe che i due fratellini crescessero insieme! La madre, qualora lavorasse, a chi lascia il bimbo che vive con lei? Qualora non riuscissero a trovare una forma di accordo, il giudice, salvo casi rari, deciderà di affidare il bimbo alla mamma, tantopiù che con lei, vive l'altro fratellino. Una domanda a Mandarino: all'inizio hai scritto che, quando il padre ha portato con sè il bambino, la mamma ha acconsentito per il quieto vivere, cosa vuol dire? Perchè era necessario che il padre s0l0 per qualche mese lo portasse con sè? Mi sono messa nei panni di questa donna che ( se non c 'erano gravi motivi ) si è dovuta separare dal suo bambino....
di mamma!!! E poi ho un'altra domanda, questi genitori sono proprio ai ferri corti come coppia? Dato che, a quanto sembra, a causa del lavoro, il papà dovrà risiedere dove si trova ora, non sarebbe bello che la mamma con l'altro piccolo raggiungessero il papà e l 'altro fratellino? Io sono per il bene.....soprattutto per quei dolci bimbi!