MarinaDash

Membro Junior
Proprietario Casa
(Spero di aver aperto la discussione nella sezione più adatta!)

I miei genitori vivono in una casa di proprietà composta da 2 appartamenti.

In un appartamento abitano loro, l'altro, di circa 100mq, è vuoto.

L'altro giorno mio fratello ha comunicato alla famiglia di voler andare ad abitare in questo appartamento, con la sua attuale compagna.

In linea di massima non avrei problemi, perché io e il mio compagno non abbiamo intenzione di andarci ad abitare.

Però mi chiedo: come si procede in questi casi per non avere problemi in futuro?

Mi immagino che se lui prende un appartamento, dovrà riconoscermi qualcosa, o dovremmo fare una scrittura privata?

Grazie di qualsiasi consiglio!
 

Franci63

Membro Storico
Proprietario Casa
Mi immagino che se lui prende un appartamento, dovrà riconoscermi qualcosa, o dovremmo fare una scrittura privata?
Finché i tuoi genitori sono in vita, tu non hai alcun diritto sulle loro proprietà, di cui possono disporre come vogliono.
Se vogliono ospitare tuo fratello, sono liberi di farlo, senza la necessità di coinvolgerti in alcun modo, e senza dover per forza formalizzare la cosa in un accordo scritto.
 

uva

Membro Storico
Proprietario Casa
Stipulare un contratto di comodato specificando termini e modalità di rilascio dell'appartamento da parte del figlio e compagna, nel caso in futuro i genitori vogliano disporne diversamente (vendita, locazione a canone di mercato).

Registrando il contratto di comodato all'Agenzia delle Entrate (costo 200 euro + bolli) i genitori hanno diritto all'agevolazione IMU (base imponibile ridotta del 50%) se per i comodatari diventa abitazione principale e ricorrono le seguenti condizioni:
Il comodante deve risiedere nello stesso Comune dove si trova l'immobile dato in comodato al figlio.

- Il comodante deve possedere una sola abitazione in Italia.

- Però SE il comodante, oltre a quella data in comodato al figlio, è proprietario di un'altra casa che è sua "abitazione principale" (= con residenza anagrafica) nello stesso Comune, allora ha diritto all'agevolazione.

Se invece il figlio pagherà un affitto, seppure modesto, ai genitori (non a te, che non hai alcun diritto in tal senso) possono stipulare un contratto di locazione concordato col canone inferiore che risulta applicando i parametri dell'Accordo Territoriale vigente in quel Comune.

Anche in questo caso i genitori hanno un vantaggio: riduzione del 25% dell'aliquota IMU oltre ad eventuale aliquota agevolata deliberata dal Comune.
 
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