Ciao Gigetto
infatti non ho la pretesa di essere un giurista, ma l'esame era severo (stranamente) e la materia me l'hanno insegnata bene dei giuristi.
Quello che volevo asserire è semplicemente che la mediazione non è un contratto ma un onere e come tale non ha bisogno di un incarico scritto. Le pattuizioni che vengono fatte sottoscrivere al cliente solitamente sono in deroga a quanto previsto dalla legge in tema di mediazione, ovvero circa la provvigione da corrispondere secondo gli usi della provincia di appartenenza e il rimborso spese. Proprio perchè in deroga alla mediazione, quegli incarichi sottendono la fattispecie di mediazione atipica. Atipica proprio perchè la tipica è quella a cui facevo riferimento io. Come agente immobiliare posso decidere di porre in essere delle condizioni a favore del cliente (provvigione ridotta o azzerata, rinuncia al rimborso spese ecc. ecc.) in cambio di altre condizioni a vantaggio del mio lavoro (durata e esclusiva dell'incarico, rimborso spese solo in caso di recesso anticipato ecc. ecc.). Le condizioni poste nell'interesse di una sola parte, e nel caso specifico dell'agenzia, mi sembrano un tantino scorrette. Poi ovviamente ci sono i giuristi, i tribunali e chi di dovere a stabilire se si possono considerare clausule vessatorie. Giusto come dici tu cercare di agire con il buon senso (anche se un'agenzia che fa sottoscrivere una clausula in cui di parla di penale di importo pari alla provvigione anche dopo 4 giorni di lavoro mi sembra che il buon senso non lo conosca) e provare a trovare un accordo per quantificare il "danno" effettivamente arrecato per 4 giorni di lavoro e di pubblicità. Consiglio a tutti, di nuovo, di stare attenti a quello che firmate, visto che la sottoscrizione di un accordo non è obbligatoria per farci lavorare e, anzi, dovrebbe essere utilizzata a vostra tutela nel caso in cui abbiamo pattuito delle condizioni a vostro favore: noi siamo tutelati dal codice civile, il diritto alla provvigione e al rimborso spese non ce lo toglie nessuno se non siamo noi a rinunciarvi per iscritto!
Marco
Ciao Marco,
siamo assolutamente d'accordo su come un'agenzia dovrebbe comportarsi: in modo onesto e responsabile. Il Tuo approccio e le Tue osservazioni confermano l'impressione che ho avuto circa l'approccio corretto che rivendichi per la Tua professione. Molto probabilmente sei un bravo agente con una buona preparazione generica sulle norme della Tua professione. Ciò non toglie che, anche se l'esame è stato severo, persista qualche comprensibilissimo "limite" tecnico-giuridico.
Lungi da me tirarmela da giurista ma Ti assicuro che il diritto civile è più complesso di quanto immagini e conviene sempre farsi accompagnare dal dubbio. Forse Ti hanno spiegato male cos'è un onere, forse sei Tu ad averlo capito male ma in ogni caso è buona regola astenersi dall'utilizzare terminologia giuridica quando non la si conosce bene ma proprio bene bene.
Ciò non toglie che Tu possa essere comunque un formidabile agente senza sapere tutto degli strumenti giuridici utilizzati.
Nel dubbio però (ma fattelo venire !) non chiamare per nome un istituto e se proprio vuoi saperne di più chiedi al Tuo avvocato che Ti dirà che persino l'utente che compra il giornale, senza parlare ma con il semplice comportamento concludente di pagarlo, stipula con l'edicolante un contratto.
Grazie comunque per il tempo che mi hai dedicato.