ineffabile inconsapevolezza di Monti, colpire col suo dire le condizioni in cui vivono - o non vivono - due o tre generazioni italiane.
o forse, non si tratta semplicemente di inconsapevolezza: con ogni probabilità, c'è di più, e di peggio.
perchè qui stiamo parlando del disinteresse per quello che si configura come un vero e proprio massacro sociale, perpretato ai danni delle suddette generazioni. prendiamo pure atto delle mutate condizioni del lavoro nel XXI secolo: il problema è che l'Italia non si trova nel XXI secolo, l'intera società si attarda ancora dalle parti del basso medioevo, tra corporazioni, conventicole, caste & lobby. tutto questo nell'epoca della cultura (in cui dovremo essere) e nella più grande trasformazione storica ed economica dai tempi della rivoluzione industriale. qui è assurto a sistema inamovibile da tempo immemorabile.
questione generazione:
è e sarà nei prossimi venti anni almeno, al centro dei processi politici e sociali dell'Italia. il conflitto generazionale ha sostituito la lotta di classe.
ma cosa ci possiamo aspettare da una classe politica molto avanti negli anni (età media 63 anni).
Mario Monti a marzo compirà 69 primavere e sta prendendo decisioni importantissime, essenziali, sul futuro che non gli appartiene ma che stà determinando in maniera forse irreversibile.
mi sa però che sono parole inutili , come quelle dette tante volte a chi si vuole criticare.
ma il non voto mi sembra una buona idea prima di emulare i libici, egiziani e siriani o no!!!