martedì 7 febbraio 2012 MONTI versa 2,5 miliardi nelle casse della Stanley Morgan nel silenzio più assoluto
gli squali della finanza speculativa
Nel silenzio assoluto il governo Monti ha fatto un bel regalo dell’Epifania alla Morgan Stanley: 2 miliardi e 567 milioni di euro sono stati dirottati dalle casse del Tesoro a quelle della banca newyorkese. Il tutto è avvenuto il 3 gennaio scorso, un mese fa, nella totale disattenzione degli organi di comunicazione (tranne l'Espresso, a cui però nè la banca nè il ministero del Tesoro hanno voluto fornire spiegazioni...).
Sono stati gli stessi vertici della Morgan Stanley ad aver comunicato che l’esposizione verso l’Italia è scesa da 6,268 a 2,887 miliardi di dollari: una differenza corrispondente a 2,567 miliardi di euro, circa un decimo della manovra “salva-Italia” varata dall’esecutivo Monti!
Una somma utilizzata dal governo italiano per estinguere una operazione di derivati finanziari, anche se non è chiara la ragione per cui la Morgan Stanley abbia richiesto la “chiusura della posizione”, opzione prevista dopo un certo numero di anni da quasi tutti i contratti sui derivati ma raramente applicata: il motivo più verosimile potrebbe essere il declassamento deciso dall’agenzia di rating Standard & Poor’s (che, è giusto ricordarlo, ha avuto lo stesso Monti in passato sul suo libro paga). Certo, finché nessuna delle due parti fornirà spiegazioni, si potrà rimanere solo nell’ambito delle ipotesi.
La banca newyorkese si è limitata ad annunciare trionfalmente il recupero della somma, il governo italiano non ha fornito alcuna spiegazione (non è "popolare" parlarne!?) e i media non indagano né chiedono alcunché. Eppure ne abbiamo diritto e quindi le domande le poniamo noi:
1) Perchè il Tesoro, che è il nostro massimo ente pubblico di spesa, si trova impegnato in rischiose operazioni finanziarie con "prodotti derivati", di cui da tempo tutti gli esperti economici denunciano la pericolosità!?
2) Perchè tra tanti creditori si è scelto di liquidare una somma così ingente proprio a una banca d'affari e su operazioni finanziarie così spregiudicate!? Proprio mentre si chiedono grandi sacrifici a lavoratori e pensionati...
Magari c'è una spiegazione plausibile, ma allora perchè il silenzio e il rifiuto di fornirla pubblicamente!? Dobbiamo sorbirci solo i predicozzi sul fatto che siamo troppo "innamorati" del posto fisso!?
In Argentina, dopo la durissima crisi del debito, operazioni finanziarie scellerate come questa sono state equiparate a crimini umanitari...
:-o