Ho letto il link e commento:
"Fra le clausole in questione devono ritenersi incluse quelli recanti il divieto di tenere negli appartamenti i comuni animali domestici, posto che tali disposizioni, nella realtà, incidono, limitandola, sulla facoltà di godimento degli appartamenti compresa nel contenuto del diritto di proprietà."
e poco prima aveva scritto:
"Il motivo è presto detto, la concezione degli animali quali mere “cose” è superato, e il nostro rapporto con loro è degno di tutela costituzionale: "
Mi viene difficile capire il nesso tra godimento dell'appartamento e detenzione di animali domestici.
Gli animali sono esseri viventi non sono "cose"; il caminetto o la stufa di ceramica sono una "cosa" che possono completare, o meno, il diritto di godimento di un appartamento.
Se i nostri legislatori, e gli apparati forensi, hanno trattato gli animali come "cose" dovrebbero ritirargli la laurea e farli ritornare in terza elementare quando si studiava la differenza tra regno animale, regno vegetale e regno minerale.
Forse mancava loro un sostantivo per definire gli animali domestici? e differirli dagli animali da cortile e dagli animali da stalla?
In certi stati delgi USA è di moda fra gli americani detenere nelle loro villette a schiera dei maialini al posto dei cani: questo perché è stato dimostrato che se mantenuto indeterminate condizioni il maiale è un animale pulito e socievole; lo portano in giro al guinzaglio. E se questa moda prende piede in Italia come la mettiamo? Non puoi impedire ad un condomino progressista di detenere nel proprio appartamento il suo maialino solo perché anziché abbaiare, e molestare i vicini (cioè un numero di persone insufficienti per ottenere il rispetto della queste, non pubblica, ma privata) grugnisce?
"Dal principio di libertà del singolo condomino di poter godere e disporre come meglio crede della propria proprietà esclusiva deriva che la detenzione degli animali domestici rientra nelle facoltà di godimento del proprietario dell’immobile."
Giustissimo, ma detto principio, in caso di affittanza, vale per il proprietario o per il possessore? Il diritto del proprietario deve seccombere a fronte del diritto del conduttore? Tutti parlano del diritto da parte del condòmino di disporre come meglio crede della propria proprietà ed il conduttore non mi risulta essere proprietario.
Ieri, navigando in condominioweb, avevo trovato il post di uno studente fuori sede che cercava una stanza nella citta dove frequentava l'università, oggi non sono riuscito a trovarlo per postarlo. Comunque il problema di questo studente era che, essendo proprietario di un coniglio domestico (sta 24h nella gabbia, secondo la sua dichiarazione, e che non puzza) appena dichiarava di volersi portare il coniglio nella stanza tutti i proprietari, più o meno gentilmente, concludevano con il non voler affittargli la stanza. Allora lui poneva la domanda "e se io non dico nulla e mi porto ugualmente il coniglio possono farmi storie e annullare il contratto?"