mandarino

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Sono però dell'idea che vi è stata violazione privacy...cassazione del 2014 riconosce il risarcimento da parte del giornalista e dell'editore...
 

mandarino

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A mio avviso può sussistere una violazione...ma il lume non vale la candela..però una richiesta stragiudiziale risarcimento danno può essere fatta...come la vedi?
 

Dimaraz

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Si tratta di persona maggiorenne.Articolo di giornale riguardava una partita sportiva. Indicato il nome e cognome diciamo della persona che aveva compiuto un atto non consono al Regolamento.

Tal "persona" si sarebbe offeso se il giornalista avesse riportato il nome osannandolo come autore del nuovo record/gol partita?

Nessuna difesa può avanzare perché non è stato svelato alcun segreto d'ufficio ma riportato l'autore di una azione comunque riprovevole davanti ad un pubblico.

Gli serva da lezione si che la prossima volta accenda i neuroni prima di agire.
 

davideboschi

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Nella cronaca di tutte le gare amatoriali si riportano i nomi dei giocatori entrati in campo, quelli ammoniti, quelli che hanno segnato, e pure quelli dei dirigenti e dell'arbitro.
Se il giocatore si è comportato male, il primo responsabile è lui e protestare col cronista equivale a protestare con l'arbitro: sono parole al vento, la decisione non cambia.
magari il fatto è descritto anche in maniera eccessiva a quanto realmente accaduto
L'interessato può scrivere una lettera al giornale, invitandolo a pubblicarla in quanto si sente danneggiato dal quanto riportato nell'articolo. Teoricamente il giornale dovrebbe pubblicare le smentite, ma questa sarà solo la versione del giocatore e non una smentita. Diciamo poi che se il giornale pubblicasse tutte le versioni di tutto quello che succede su tutti i campi della provincia, il giornale peserebbe cinque chili e costerebbe trenta euro.
 
Ultima modifica:

davideboschi

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Premetto che non conosco i fatti e che quanto scrivo sotto è solo a titolo di esempio.

Faccio notare che è diverso scrivere, ad esempio, "il tizio ha sputato in faccia all'avversario ed è stato espulso" e scrivere "il tizio è stato espulso dall'arbitro per avere sputato in faccia all'avversario". Nel primo caso si riportano due fatti (lo sputo e l'espulsione), nel secondo si riporta l'espulsione e la motivazione data dall'arbitro, ma non si scrive che la motivazione è vera: l'arbitro potrebbe anche avere sbagliato e il giornalista riporta solo quello che è provato che sia successo (e riportato nel verbale di fine partita).
Di solito i giornalisti sono dei professionisti che sanno pesare le parole e non scrivono a vanvera sapendo che qualcuno potrebbe offendersi o, peggio, querelarli. Quindi leggiamo bene quello che è scritto prima di contestare.
 

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