Lunadiluglio

Membro Attivo
Proprietario Casa
Da pochi mesi sono proprietaria di un appartamento al piano terra di una palazzina di 6 unità abitative, la costruzione è ex Ina Case e risale al 1954. Il mio appartamento e quello di fianco hanno il giardino privato, poi c'è un giardino condominiale a comune con la palazzina di fianco alla mia.
I condomini del primo e del secondo piano, sia della mia scala che del palazzo a fianco, negli anni si sono spartiti il giardino condominiale in porzioni ad uso privato e dicono che questo spazio condominiale non è concesso in uso ai condomini del piano terra perchè loro già beneficiano dei loro giardini privati.
Io non sono a conoscenza se esistano atti ufficiali che nel corso degli anni hanno regolato questo spazio comune, o se i vecchi condomini dei piani alti, ed in seguito quelli subentrati per aver acquistato detti appartamenti, si siano arrogati questo diritto nel corso del tempo.
Francamente vorrei capire se stanno ledendo i miei diritti, perchè mi farebbe molto comodo un accesso dal retro dell'abitazione per poter passare con la bicicletta, o magari un posto auto, vista la penuria di parcheggi della zona. Al contrario, se veramente i proprietari sono soltanto i condomini dei piani alti, vorrei far conteggiare anche questa loro pertinenza nel computo delle tabelle millesimali, come è stato conteggiato il mio giardino (il condominio non ha l'amministratore, ma in passato i condomini si sono fatti redigere le tabelle millesimali da un tecnico, in questo elaborato il giardino condominiale non compare per niente).
I condomini mi sembrano un po' reticenti sull'argomento, a chi potrei rivolgermi per far fare delle ricerche per capire a chi appartiene questo pezzo di terra? Ad un geometra o ad un notaio?
Come si fa a risalire all'atto di proprietà?
Grazie per l'aiuto che saprete darmi, un saluto :daccordo:
 

meri56

Membro Assiduo
Proprietario Casa
..... in passato i condomini si sono fatti redigere le tabelle millesimali da un tecnico,
in questo elaborato il giardino condominiale non compare per niente.......
Il fatto che ai giardini privati sia stata attribuita una quota millesimale mentre l'altro giardino non sia stato nemmeno menzionato porta a pensare che sia effettivamente condominiale.
Sia un ingegnere sia un geometra possono fare le ricerche atte a stabilire la proprietà del giardino. Presso la
conservatoria degli atti immobiliari possono essere consultati tutti gli atti di compravendita degli immobili e
con un pò di pazienza si può anche risalire ai primi atti stipulati.
 

raffaelemaria

Membro Assiduo
Professionista
il tuo atto di acquisto non specifica nulla in merito? Se i condomini dimostrano di averlo sempre usato dal 1954 possono aver usocapito il giardino condominiale. Non puoi rivolgerti all' inaCase per verificare se ci sono diffide per un uso privato della cosa condominiale?
 

Lunadiluglio

Membro Attivo
Proprietario Casa
Buongiorno a tutti e grazie per i vostri consigli. In effetti ci ho pensato anch'io, in 50 anni potrebbe comunque essere stato usucapito, o forse esistono degli atti nei quali i vecchi proprietari dei piani terra hanno ceduto la loro quota. Sul mio contratto si parla del passaggio della proprietà dell'appartamento con annesse le parti condominiali, senza specificare. Credo che Ina Case non esista più, almeno a Firenze, e poi da noi per gli immobili vecchi c'è il problema che tantissima documentazione pubblica e privata è andata distrutta con l'alluvione del '66. Io desidero fare chiarezza, dopodichè se avrò diritto a qualcosa ne sarò ben contenta, altrimenti prenderò atto che su quel pezzo di terra non ho alcun diritto. Il geometra mi sta procurando una visura con i dati identificativi di quel lotto, dopodichè andrò dal notaio a far fare la ricerca in conservatoria e vediamo cosa esce fuori.
Non appena ho novità aggiorno il forum, grazie di nuovo, se qualcuno ha qualche nuova idea lo prego di scrivere!!!! Un saluto... :fiore:
 

tovrm

Membro Senior
Proprietario Casa
Per far valere l'usucapione i condòmini devono dimostrare di aver posseduto per piu' di venti anni, ininterrottamente o con interruzioni non superiori a un anno, il bene comune, ma non come semplice condòmini, bensi' come se ne fossero proprietari esclusivi.

Occorre, in altri termini, che il godimento del bene sia avvenuto in modo oggettivamente inconciliabile con la possibilità di godimento altrui e tale da evidenziare la precisa volontà di possederlo come proprietario. Se l'esistenza di questi presupposti può essere provata con testimoni, è possibile iniziare una causa per far dichiarare l'intervenuta usucapione, a meno che, prima che siano decorsi i venti anni, il termine non sia stato interrotto da un atto di costituzione in mora da parte degli altri condòmini. In tal caso i venti anni cominciano a decorrere di nuovo dal giorno successivo a quello in cui il destinatario riceve l'atto.
 

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