Rispondi alla discussione

Non hai tutti i torti, ma un forum è una piazza dove ognuno la vede a suo modo e dice la sua.

Per la verità però anche tu non hai chiarito completamente quali siano le tue esigenze.


in breve (si fa per dire...):


1- Dopo qualche incertezza si è convenuto che giuridicamente le due intestazioni non sono omogenee, quindi una fusione piena allo stato attuale non è praticabile.

2- Le vie percorribili sono due: non equivalenti.

- Una è quella indicata dal notaio, che persegue la modifica della titolarità del primo immobile attraverso un atto notarile. Non conosco la procedura, ma non è dissimile da una compravendita tra i medesimi soggetti, con i relativi costi. Porta alla piena omogeneità e quindi ad una fusione a tutti gli effetti.

- Qui invece praticamente tutti ti hanno indicato la soluzione che solitamente viene attuata nei casi come il tuo, e che assolve sostanzialmente  agli obiettivi che genericamente interessano, cioè conservare i benefici fiscali. La soluzione indicata è quella di una doppia pratica catastale che porta alla “fusione ai fini fiscali”; in sostanza tecnicismi per geometri, elaborati proprio per superare il tuo problema.

La differenza finale da valutare è quale delle due parcelle (notaio o geometra) costa meno. Penso sia facile immaginare la risposta.


Indietro
Top