joenocera

Membro Junior
Per impugnare bisogna poter dimostrare che la vendita è stata effettivamente fittizia. Ad esempio dimostrare
che il compratore non aveva il denaro o che non vi è stato passaggio di denaro.
Quanto al notaio non è detto che sapesse che si trattava di una vendita fasulla. Se chi vende accetta in
pagamento un assegno bancario il notaio ne prende atto e qui finisce il suo compito.
Non è tenuto a verificare che il venditore incassi l'assegno. Inoltre al momento del rogito il venditore
può dichiarare di essere già stato saldato.

Non e' piu' cosi',con la nuova legge il notaio esige le fotocopie di tutti i pagamenti,caparra ect.
 

Pam

Membro Attivo
Non e' piu' cosi',con la nuova legge il notaio esige le fotocopie di tutti i pagamenti,caparra ect.
. Appunto con la nuova legge,ma qui stiamo parlando di un rogito avvenuto quasi dieci anni fa. Inoltre anche con la disciplina attuale il notaio si limita ad attestare, in qualità di pubblicoufficiale ciò che le parti dichiarano o compiono in sua presenza, dando atto si dei pagamenti ma solo di quelli avvenuti davanti a lui, non di quelli che ad es. La parte promettesse di eseguire a distanza. Altro discorso poi e' dichiarare di aver ricevuto i pagamenti senza lasciare traccia,perché oltre a smascherare la finta vendita si rischiano le sanzioni per l,elusione della normativa antiriciclaggio, ma ripeto solo per le operazioni attuali o comunque più recenti.
 

Fausto1940

Membro Attivo
Proprietario Casa
. Appunto con la nuova legge,ma qui stiamo parlando di un rogito avvenuto quasi dieci anni fa. Inoltre anche con la disciplina attuale il notaio si limita ad attestare, in qualità di pubblicoufficiale ciò che le parti dichiarano o compiono in sua presenza, dando atto si dei pagamenti ma solo di quelli avvenuti davanti a lui, non di quelli che ad es. La parte promettesse di eseguire a distanza. Altro discorso poi e' dichiarare di aver ricevuto i pagamenti senza lasciare traccia,perché oltre a smascherare la finta vendita si rischiano le sanzioni per l,elusione della normativa antiriciclaggio, ma ripeto solo per le operazioni attuali o comunque più recenti.
Pam, guarda che oggi il notaio ti chiede la dimostrazione dei pagamenti e ne riporta gli estremi nell'atto. Non occorre che siano avvenuti in sua presenza. Se le parti dichiarano di aver già pagato e ricevuto il prezzo devono, dimostrarlo o con copia dei bonifici o degli A.C.
Mi pare che stiamo dicendo tutti le stesse cose in termini più o meno simili ma resta fermo quanto rappresentato prima.
 

Gugli

Membro Attivo
non è così
posso citarti un atto in particolare che conosco bene dove i genitori hanno venduto 'fittiziamente' al figlio maggiore un immobile cercando di tacitare i fratelli ma era una donazione mascherata
il notaio ha scritto nell'atto che il 30% era già stato versato in più soluzioni u anno e mezzo prima dell'atto poi per il pagamento sarebbe avvenuto da lì in poi a rate mensili
i fratelli si sono attivati e non solo hanno scoperto la fandonia del 30% ma che è tutto un escamotage per far transitare il danaro sul conto dei genitori che poi lo prelevano e lo restituiscono al figlio ...
che ne dite il notaio secondo voi è così puro e candido ?
 

Pam

Membro Attivo
io sto solo dicendo che fatta la legge trovato l'inganno, in quanto il buon notaio come da codice civile non fa altro che attestare ciò che le parti dichiarano o compiono in sua presenza, senza essere tenuto a verificare la veridicità o meno delle circostanze prospettate dai contraenti, il tutto nel rispetto della normativa antiriciclaggio (lì si che sarebbe responsabile). in altre parole se caio afferma che paga o che pagherà a tizio non è certo il notaio a doverlo verificare, eccezion fatta appunto per le somme che transitano anche solo virtualmente nell'atto di cui deve dare apposita menzione, nel rispetto dell'antiricicleggio. se poi caio non paga o piuttosto tizio non incassa l'assegno, beh questi son fatti loro, non del benemerito dott. notaio.
 

mmmm

Nuovo Iscritto
Ciao, io ho avuto una brutta esperienza su questo argomento, tanto da trasformarsi in un incubo.
Mio padre costruttore edile, nel 1984 mi ha venduto un appartamento che trattandosi di bene di impresa non poteva fare altro che vendere fatturandolo con IVA. L'atto è stato fatto da un notaio il quale ci assicuro' che ne aveva fatti altri ed era regolare. Dopo 2 anni ci fu accertato dall'ufficio del registro in quanto per elusione fiscale secondo loro si trattava di liberalità in linea retta e avevamo così evaso l'imposta di successione (all'epoca molto alta) presentandoci un conto di Lire 18.000.000. Sempre su consiglio del Notaio facemmo ricorso. Il 1° grado lo abbiamo vinto, il 2° invece perso. Insomma, dopo 18 anni eravamo in attesa della decisione della Centrale a Roma, quando per fortuna abbiamo aderito al condono pagando lire 9.000.000 e così si e' concluso un incubo. Certo, molti penseranno ecco il solito evasore furbo che ha approfittato del condono!! Non e' così, nel nostro caso si e' trattato di un incompetenza del notaio che ci ha male consigliato e di una giungla di leggi molte anche in contrasto con altre.
 

Gugli

Membro Attivo
eh no, scusami ma non è prorprio così
perchè il notaio ci sta dentro con tutte le scarpe anzi è quello che prepara l'atto diverso dalla volontà delle parti da opporre a terzi
stiamo scherzando ? è un pubblico ufficiale e non è tenuto ad assolvere questioni che non lo riguardano è vero ma in realtà lo fa perchè le persone chiedono l notaio come aggirare l'ostacolo e lui mette a disposizione la sua 'professionalità' per ottenere lo scopo
diciamo pure che nessuno sa che anche loro hanno un margine di responsabilità che nessuno mai a fatto emergere sia perchè è difficile da provare sia perchè molti temono la casta
 

Pagolino

Membro Ordinario
Professionista
Grazie a tutti per l'interesse e l'impegno dimostrato,.... tuttavia, se la "finta vendita" attuata dalla genitrice a favore del figlio primogenito ha avuto esito positivo o meno non posso farci più niente.

tutt'ora però, (la genitrice venditrice è deceduta il 7 mar.2009), il fratello primogenito, e aquirente nel 2002 di tutti i beni della genitrice, non ha avanzato fin'ora nessuna pretesa o mostrato un atto di proprietà.

A mio giudizio il frangino primogenito aspetta prima il saldo del debito lasciato inspiegabilmente insoluto dalla genitrice e mostra in seguito l'atto di aquisto.

Non mi spiego infatti perchè la genitrice vende al figlio primogenito l'intera proprietà per un valore di ca.80.000 € senza detrarre dal ricavato il suo debito nei confronti dell'aquirente a liquidazione.

Non mi spiego neanche perchè solo io devo pagare l'intero debito di € 16.834,43 della nostra defunta genitrice e non la metà. (sono rimasti due figli, Pippo e io, il terzo è morto di crepaquore nella vasca da bagno)

La sentenza di attribuzione allegata delucida la provenienza del debito.
la richiesta in allegato mi sollecita al saldo dell'intero debito del de cuius, la quale gli ha venduto fittizziamente l'intera proprietà lasciandomi a bocca asciutta. Poco male sto bene lo stesso, ma non voglio essere preso per il c.

l'esame degli allegati è utile alla comprensione ma può servire anche per fare esperienza.
Vedi l'allegato Masch. sentenza di attribuzione.pdfVedi l'allegato Masch. richiesta saldo debito della genitrice.pdf
 

meri56

Membro Assiduo
Proprietario Casa
Se la genitrice non ha lasciato nulla a parte i debiti perchè non hai rinunciato all'eredità?
Se non hai compiuto ad oggi atti che dimostrino la volontà di accettare l'eredità sei ancora in tempo
a rinunciare. E il debito se lo autopaga il primogenito.
 

Pagolino

Membro Ordinario
Professionista
Se la genitrice non ha lasciato nulla a parte i debiti perchè non hai rinunciato all'eredità?
Se non hai compiuto ad oggi atti che dimostrino la volontà di accettare l'eredità sei ancora in tempo
a rinunciare. E il debito se lo autopaga il primogenito.

Non rinuncio perchè a tutt'ora il primogenito non mostra l'atto di aquisto,... aspettando FORSE prima il saldo del debito per poi mettermi sotto il naso l'atto di proprietà.:triste: per questo sono interessato all'esito della finta vendita, ma neanche il notaio concede visura dell'atto appellandosi alla privacy. :rabbia:
Quale privacy se la cosa mi tange in prima persona:???:

Rinunciare a ca. 40.000 € per 16.834,43 €/ 2, :shock:

Si! con gli usufrutti che percepisce dalla quota a me normalmente spettante ( Ma che la genitrice ha fittizziamente venduto al primogenito,.... "forse"). :risata:

Le spese di successione e volture pari a € 4.545,64 le ho già anticipate io il 30 Nov.2009, perchè ancora ignaro della finta vendita, ( documenti riguardanti la finta vendita reperiti casualmente solo un anno dopo il decesso della genitrice).:applauso::^^::risata:

L'aspetto morale? porto fiori al camposanto o mondezza e stabbio? E il fratello?' In caso di bisogno o sostegno può rivolgersi al fratello minore ******* intenzionalmente dalla stessa madre e dal fratello?:amore:

Cari saluti ai partecipanti e una buona notte,:fiore:

pagolino
 

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