Per un discorso di rivendibilità (e di mancata contestazione in eredità) dei genitori hanno deciso appunto di vendere, e non donare, un'abitazione ad un loro figlio minore a compensazione di quanto già dato agli altri due fratelli maggiori.
Alla stipula il figlio ha pagato la prima rata, come indicato sul contratto, ma non riuscirà sicuramente a pagare la seconda rata in scadenza a marzo 2018.
Per i genitori ed i fratelli non ci sarebbero problemi ma hanno paura che il fisco in qualche modo intervenga (non saprei come) e contesti la mancata ricezione del bonifico come una donazione.
Non sanno che fare.
Io gli ho consigliato di fare una scrittura privata non registrata ma con data certa nella quale i genitori acconsentono a dilazionare ulteriormente l'incasso per stare in regola col fisco ma credo che si siano cacciati in un bel pasticcio.
Avete consigli?
Alla stipula il figlio ha pagato la prima rata, come indicato sul contratto, ma non riuscirà sicuramente a pagare la seconda rata in scadenza a marzo 2018.
Per i genitori ed i fratelli non ci sarebbero problemi ma hanno paura che il fisco in qualche modo intervenga (non saprei come) e contesti la mancata ricezione del bonifico come una donazione.
Non sanno che fare.
Io gli ho consigliato di fare una scrittura privata non registrata ma con data certa nella quale i genitori acconsentono a dilazionare ulteriormente l'incasso per stare in regola col fisco ma credo che si siano cacciati in un bel pasticcio.
Avete consigli?