Elisa sono completamente d' accordo con te per quanto riguarda le tue scelte sui viaggi lunghi da far sopportare agli animali: in effetti se avessi un cane ,piuttosto che di fargli fare 10 ore in una gabbia, sopratutto se non è abituato, io rinuncerei al viaggio o quantomeno lo farei con un mezzo più veloce. oppure lo farei a tappe diluito in diversi giorni. Ma in questo caso non si può spezzare il viaggio in diverse tappe quindi una persona che dice di amare il proprio cane non sceglie come mezzo di trasporto la nave che è un mezzo lento invece chi ha iniziato il thread vuol fare cambiare i regolamenti di trasporto creando possibili disagi nei passeggeri, per i quali il trasporto è nato.Non so se legalmente può essere equiparato a maltrattamento, ma certo è che praticamente si sottopone il cane ( o il gatto) a un grosso stress; mi risulta che sulle navi la "zona canile" sia situata nella stiva vicino ai motori con relativo rumore. Un cane non debole di cuore forse non muore, ma sicuramente si spaventa molto.Quindi o può stare con me o ci rinuncio. E nemmeno farei mai viaggiare il mio cane nella stiva di un aereo, dove vanno d'obbligo i cani superiori ad una certa taglia, perché a parte il rumore, avrei il terrore che , per guasto o disattenzione venga meno la pressurizzazione in quella stiva ( ognuna ha il suo interruttore), questo sì con esito sicuramente letale.
Il mio cane viaggia con me in auto, dove sta bene e dorme quasi sempre; se non posso portarlo con me lo lascio in un luogo collaudato dove ha ampi spazi all'aperto, si diverte e fa il broncio per un giorno quando viene via.
Prima di decidere se muovermi penso anzitutto a lui, se posso portarlo o, altrimenti, o lo sistemo al meglio o non mi muovo. Lo porto con me in montagna dove corre e si diverte, non lo porto al mare che non gli piace affatto.
Non è un guaio "umanizzare" un animale: vive in casa , a stretto contatto con noi e partecipa alle nostre abitudini. Non è più come una volta in campagna che i cani stavano in giro e in casa mai ( forse in campagna è ancora così, ma lì è diverso).
Anzi umanizzarli comporta educarli, rispettarli, ma anche avere delle regole e darle a loro.
a proposito di umanizzazione dei cani.
Io, egregi cinofili, non vado più in una gelateria perché una volta mi ci sono recato con la sorella di un mio amico, incontrata per caso a passeggio con il suo cane. Mentre seduti ai tavolini posti sul marciapiede si stava mangiando il gelato il cane continuava a mugolare ed ad abbaiare. Alla fine questa signora prende il piattino porta coppa e vi mette sopra mette alcuni cucchiaini di gelato e glielo da al cane. Io sono trasalito e gli ho chiesto ma tu fai sempre così? La risposta è stata "Beh ma poi si lava tutto in lavastoviglie, si disinfetta." . Mentre il cane continuava a leccare il piatto rumorosamente, ormai pulito, il rumore ha attratto il cameriere il quale giustamente è intervenuto dicendo che non ci si comporta così nei locali pubblici. La mia "amica" continuava ad insiste "quanto storie; ma poi voi le stoviglie le lavate a 100° nella lavapiatti? e allora? Il cameriere che mi conosceva mi ha guardato con lo sguardo che esprimeva la sua meraviglia sulla persona che stavo frequentando. Ho pagato, ed ho invita la mia "amica" a continuare a passeggiare con il cane da sola.