Luigi Criscuolo

Membro Storico
Proprietario Casa
mi sono informato meglio: il decuius prima di morire ha donato al nipote la sua parte di proprietà (1/2) di casa nella quale viveva con la moglie. Si è riservato l'usufrutto per lui e per la moglie, sempre sulla metà di casa. Adesso che è morto la moglie ha l'usufrutto su metà casa oltre al diritto di abitazione nella casa medesima che era quella coniugale. Con la morte sono emersi i debiti e da qui le ipoteche sulla casa.
 

Nemesis

Membro Storico
Proprietario Casa
Adesso che è morto la moglie ha l'usufrutto su metà casa oltre al diritto di abitazione nella casa medesima che era quella coniugale
Il presupposto perché possa sorgere il diritto di abitazione in favore del coniuge è che la casa adibita a residenza familiare, all'epoca della morte, sia di proprietà del defunto o in comunione tra lui e il coniuge. Dato che il defunto non ha, neppure per una quota, la proprietà di quella casa, il diritto di abitazione è escluso.
 

erwan

Membro Assiduo
quindi con accrescimento?

in ogni caso l'usufrutto è pervenuto alla moglie al di fuori della vicenda successoria: se quindi i creditori non riescono ad impugnare la donazione i beneficiari dovrebbero restare tranquilli.
 

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