Salve a tutti, spero che qualcuno possa aiutarmi dandomi un valido consiglio per risolvere un problema che sta diventando piuttosto serio.
Circa 2 1/2 anni fa venne a mancare mio padre dal quale ho ereditato il 50% della casa di mio nonno (che ereditò a sua volta mio padre) il rimanente 50% è diviso tra 4 miei cugini (figli della sorella di mio padre)(di cui 1 purtroppo è down e 2 degli altri ne risultano i tutori) e per questioni di eredità (si parla del 1993, quando venne a mancare mio nonno) 1 dei 2 tutori non ne vuole sapere di vendere la loro parte, acquistare la mia, ristrutturare o donare, l'altra mi risponde che per lei va bene tutto perché non le interessa, ma chi decide è il 1°fratello, un altro stessa risposta e il 4° purtroppo non "conta", perciò mi ritrovo anche io arenata in questa situazione senza via d'uscita (come si trovò per 20 anni mio padre) senza riuscire a trovare un accordo, a causa di 1 di loro che se ne frega, in quanto non era d'accordo allora di ereditare quella parte di casa.
Mio padre allora decise di dichiarare inagibile l'immobile e ho la dichiarazione che fece fare dall'asl (se non ricordo male era intorno al 1998).
Questa mi permette di pagare il 25% di IMU, ma so che ci sarebbe la possibilità di evitare anche quel 25% che per il momento mi interesserebbe.
Il problema è che la casa diventa con il tempo sempre più pericolosa perché nessuno ci fa nulla, io la mia parte l'ho assicurata per responsabilità civile anche perché si trova nel centro del paese e in zona di passaggio sia pedonale che carraio, inoltre i vicini che hanno ristrutturato tutti, si lamentano in quanto temono di subire danni (essendo tutte case una attaccata all'altra).
Qualcuno per caso mi saprebbe dare delle indicazioni in merito?
Inoltre, come potrei fare per liberarmi di questo immobile, vista la situazione intricata?
Avevo pensato di fare una donazione alla chiesa del paese perché diversamente non saprei a chi (l'immobile si trova a quasi 900 km da me; in provincia di Avellino), ma il problema è che già mio padre tentò di regalare la sua parte ai frati che declinarono.
Mi è stato detto che potrei fare la donazione a chi voglio senza dire nulla e chi la riceve non la può rifiutare, è vero questo?
Il problema è che siamo praticamente in 5 proprietari, io detengo il 50% e non credo sia sufficiente per poter agire da sola.
Spero di non dovermi ritrovare per altri 20 anni imbrigliata in questa situazione (ammesso che rimanga in piedi nel frattempo).
Grazie in anticipo a tutti.
Lara
Circa 2 1/2 anni fa venne a mancare mio padre dal quale ho ereditato il 50% della casa di mio nonno (che ereditò a sua volta mio padre) il rimanente 50% è diviso tra 4 miei cugini (figli della sorella di mio padre)(di cui 1 purtroppo è down e 2 degli altri ne risultano i tutori) e per questioni di eredità (si parla del 1993, quando venne a mancare mio nonno) 1 dei 2 tutori non ne vuole sapere di vendere la loro parte, acquistare la mia, ristrutturare o donare, l'altra mi risponde che per lei va bene tutto perché non le interessa, ma chi decide è il 1°fratello, un altro stessa risposta e il 4° purtroppo non "conta", perciò mi ritrovo anche io arenata in questa situazione senza via d'uscita (come si trovò per 20 anni mio padre) senza riuscire a trovare un accordo, a causa di 1 di loro che se ne frega, in quanto non era d'accordo allora di ereditare quella parte di casa.
Mio padre allora decise di dichiarare inagibile l'immobile e ho la dichiarazione che fece fare dall'asl (se non ricordo male era intorno al 1998).
Questa mi permette di pagare il 25% di IMU, ma so che ci sarebbe la possibilità di evitare anche quel 25% che per il momento mi interesserebbe.
Il problema è che la casa diventa con il tempo sempre più pericolosa perché nessuno ci fa nulla, io la mia parte l'ho assicurata per responsabilità civile anche perché si trova nel centro del paese e in zona di passaggio sia pedonale che carraio, inoltre i vicini che hanno ristrutturato tutti, si lamentano in quanto temono di subire danni (essendo tutte case una attaccata all'altra).
Qualcuno per caso mi saprebbe dare delle indicazioni in merito?
Inoltre, come potrei fare per liberarmi di questo immobile, vista la situazione intricata?
Avevo pensato di fare una donazione alla chiesa del paese perché diversamente non saprei a chi (l'immobile si trova a quasi 900 km da me; in provincia di Avellino), ma il problema è che già mio padre tentò di regalare la sua parte ai frati che declinarono.
Mi è stato detto che potrei fare la donazione a chi voglio senza dire nulla e chi la riceve non la può rifiutare, è vero questo?
Il problema è che siamo praticamente in 5 proprietari, io detengo il 50% e non credo sia sufficiente per poter agire da sola.
Spero di non dovermi ritrovare per altri 20 anni imbrigliata in questa situazione (ammesso che rimanga in piedi nel frattempo).
Grazie in anticipo a tutti.
Lara