Se rispondi in giudizio ti stai dichiarando erede, altrimenti fai la rinuncia all'eredità.Interessante. Un chiamato all'eredità, imputato in un procedimento penale, dovrebbe rinunciare a difendersi, altrimenti diverrebbe erede.
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Se rispondi in giudizio ti stai dichiarando erede, altrimenti fai la rinuncia all'eredità.Interessante. Un chiamato all'eredità, imputato in un procedimento penale, dovrebbe rinunciare a difendersi, altrimenti diverrebbe erede.
Se sei imputato, ti difendi, per evitare di subire una condanna penale. Il chiamato all'eredità che si difende in un procedimento penale non sta compiendo "un atto che presuppone necessariamente la sua volontà di accettare e che non avrebbe il diritto di fare se non nella qualità di erede".Se rispondi in giudizio ti stai dichiarando erede, altrimenti fai la rinuncia all'eredità.
Se siete nominate in un testamento siete "legittime" ...semmai non siete e "legittimarie" (cui è garantita quota di "legittima").
Sullo scorporo non sono in grado di rispondere perché non so se il testamento designi uno specifico erede per ogni porzione di casa. Se il testamento parla solo di quote si crea una comunione ereditaria e l'eventuale scorporo potrà avvenire solo attraverso un atto notarile di divisione ereditaria tra le parti.
Quanto alla domanda sulle firme, ti è già stato risposto: ogni erede legittimario che si ritenga leso della quota di legittima può impugnare il testamento, indipendentemente dall'altro (marito e figlia)
In sostanza avrei capito che il notaio ha detto che potete ereditare e fare la divisione tranquillamente solo se marito e figlia rinunciano a impugnare il testamento
Non credo che il Notaio abbia detto una cosa simile: non è corretta, a meno che la quota della figlia indicata nel testamento non sia inferiore alla legittima.a detta del Notaio (ma questo punto non lo capisco benissimo...) basta la firma del marito per far si che la figlia non possa più impugnare la legittima...
Se la dichiarazione di successione è stata fatta, come si doveva, su base testamentaria, dovevano seguire le volture che di fatto sancivano la divisione.Sul testamento è indicato precisamente quale parte dell'immobile spetta ad ogni erede,
Se le disposizioni testamentarie sono inequivocabili, come ho già detto, il tecnico procede alla necessaria documentazione e si fa la domanda di voltura della porzione d'immobile assegnata. La firma dei coeredi potrebbe servire solo sulla pratica urbanistica.Sul testamento è indicato precisamente quale parte dell'immobile spetta ad ogni erede, precisando le varie zone,vani, locali accessori, cortili e garage ed a cosa sono confinanti, gli ingressi privati di ogni futuro appartamento (indirizzo e numero civico).
Quindi sul testamento è chiaro come voleva dividere l'immobile la defunta.
Per scorporarlo, a detta del Notaio... dobbiamo firmare l'accordo sullo scorporo anche solo di un erede, dobbiamo essere in accordo tutti e deve firmarlo anche il marito della defunta. Sempre a detta del Notaio (ma questo punto non lo capisco benissimo...) basta la firma del marito per far si che la figlia non possa più impugnare la legittima... questo davvero non mi è chiaro, mi sembra strano che basti la firma del marito sull'accettazione testamentaria della moglie per escludere la figlia da un'eventuale rivalsa per lesa legittima... che tra l'altro non è stata esclusa dal testamento, la sua parte (soldi) li ha ereditati e gia in parte spesi.
Sicuro? Sarebbe interessante: è abbastanza singolare e forse nemmeno equo. L'abuso è attribuibile all'unico vecchio proprietario. Credevo che ricadesse sugli eredi nel complesso, e non solo su chi si trova assegnatario della porzione abusiva.tu problemi non ne dovresti subire, visto che la tua porzione, secondo una tua affermazione, non sarebbe interessata da tali opere.
Se la porzione è regolare, lui non ha nulla a che vedere con le altre irregolari. Ancor più se l'erede provvede a volturare a suo nome la porzione porzione destanatale.Credevo che ricadesse sugli eredi nel complesso, e non solo su chi si trova assegnatario della porzione abusiva.
io ho capito che muore una signora sposata e che ha avuto almeno un figlio dal matrimonio. Questa signora fa testamento e da delle disposizioni secondo la sua volontà. Ora il c.c. dice che nel caso di coniuge superstite e di 1 figlio le disposizioni testamentarie devono rispettare queste quote: 1/3 del valore dei beni del testante al coniuge superstite oltre al diritto di abitazione della casa coniugale con l'uso del mobilio in essa contenuto; 1/3 del valore dei beni del testante al figlio; 1/3 del valore dei beni rappresenta la quota che il testante può devolvere a suo piacimento (quota disponibile).Nel Giugno 2012 viene a mancare la donna che ha fatto da madre a mio padre (da che è nato), ma che non ha mai fatto le pratiche di addozione. la quale lascia, in testamento olografo, oltre a il resto, una casa in provincia di trapani alle 4 nipoti (due legittime due no)
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