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User_54665
Ospite
ciao a tutti, sono un un uovo iscritto, avrei necessità di qualche consiglio riguardo i fatti che seguono:
nel mese di settembre 2008, è deceduto mio padre, siamo 3 figli + mia madre.
nel mese di settembre 2009 mia madre ha depositato la dichiarazione di successione presso agenzia entrate.
nel mese di novembre 2009 mia madre stipula un atto di vendita a favore di mio fratello cedendo tutte le quote di tutti gli immobili ricevuti in successione.
sono venuto a conoscenza solo nel 2015 di questa operazione, in quanto io non vivo in sardegna da oltre 20 anni.
quando ho chiesto spiegazioni di questa operazione, mia madre mi riferiva che 2 avvocati + 1 commercialista mandati da mio fratello, le avevano consigliato di fare questa transazione per mettere al sicuro da eventuali creditori il patrimonio.
adesso ci troviamo in una situazione di contrasto tra coeredi, sono in possesso di documentazione scritta, via mail e manoscritta, oltre che di chat e sms e registrazioni, da dove si evince palesemente che l'atto è un atto simulato, ancor più, mio fratello non aveva la capacità economica per affrontare il corrispettivo che è stato dichiarato nell'atto per un valore di circa 70 mila euro con assegni circolari, dei quali mia madre dice di non esserne mai entrata in possesso, o meglio, di averli restituiti a mio fratello.
adesso mi chiedo, è giusto che io proceda presso le autorità competenti per far luce su questa operazione ed eventualmente chiedere l'annullamento?.
vi ringrazio per l'attenzione
nel mese di settembre 2008, è deceduto mio padre, siamo 3 figli + mia madre.
nel mese di settembre 2009 mia madre ha depositato la dichiarazione di successione presso agenzia entrate.
nel mese di novembre 2009 mia madre stipula un atto di vendita a favore di mio fratello cedendo tutte le quote di tutti gli immobili ricevuti in successione.
sono venuto a conoscenza solo nel 2015 di questa operazione, in quanto io non vivo in sardegna da oltre 20 anni.
quando ho chiesto spiegazioni di questa operazione, mia madre mi riferiva che 2 avvocati + 1 commercialista mandati da mio fratello, le avevano consigliato di fare questa transazione per mettere al sicuro da eventuali creditori il patrimonio.
adesso ci troviamo in una situazione di contrasto tra coeredi, sono in possesso di documentazione scritta, via mail e manoscritta, oltre che di chat e sms e registrazioni, da dove si evince palesemente che l'atto è un atto simulato, ancor più, mio fratello non aveva la capacità economica per affrontare il corrispettivo che è stato dichiarato nell'atto per un valore di circa 70 mila euro con assegni circolari, dei quali mia madre dice di non esserne mai entrata in possesso, o meglio, di averli restituiti a mio fratello.
adesso mi chiedo, è giusto che io proceda presso le autorità competenti per far luce su questa operazione ed eventualmente chiedere l'annullamento?.
vi ringrazio per l'attenzione