Buongiorno,
mia mamma ha deciso di mettere in vendita la sua casa ed ha affidato ad un tecnico l'incarico di verificare sia tutto conforme.
Il tecnico ha rilevato che l'edificio risulta leggermente ruotato e in un punto, la distanza dal confine con i vicini è di 4,60 cm e pertanto meno dei 5 metri richiesti.
L'edificio è dei primi anni sessanta, e quindi antecedente D.M. 1444/68 che impone una distanza minima di 5 metri... ci spiegavano però che vige il principio della doppia conformità e che pertanto per mettere tutto a norma ora la distanza dei 5 metri va rispettata.
Il Comune pretende una convenzione con i vicini... ma se questi per firmarla dovessero chiedere decine di migliaia di euro?
Saremmo vincolati a NON poter vendere mai?
Grazie
mia mamma ha deciso di mettere in vendita la sua casa ed ha affidato ad un tecnico l'incarico di verificare sia tutto conforme.
Il tecnico ha rilevato che l'edificio risulta leggermente ruotato e in un punto, la distanza dal confine con i vicini è di 4,60 cm e pertanto meno dei 5 metri richiesti.
L'edificio è dei primi anni sessanta, e quindi antecedente D.M. 1444/68 che impone una distanza minima di 5 metri... ci spiegavano però che vige il principio della doppia conformità e che pertanto per mettere tutto a norma ora la distanza dei 5 metri va rispettata.
Il Comune pretende una convenzione con i vicini... ma se questi per firmarla dovessero chiedere decine di migliaia di euro?
Saremmo vincolati a NON poter vendere mai?
Grazie