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E ' possibile un' azione risarcitoria del comproprietario di un bene indiviso per danni e trascuranza ?
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Testo
<blockquote data-quote="ManuMutti" data-source="post: 468381" data-attributes="member: 58266"><p>Buongiorno, mia mamma e' comproprietaria al 50 % di una proprietà ( seconda casa) indivisa . L'altro 50% che era di proprietà della cugina è stato ereditato dal marito e dalle rispettive figlie in patti uguali.La proprietà ha 2 unità ognuna utilizzata da uno e gli altri proprietari in modo consensuale ed esclusivo da 80 anni c.a. : cio' significa che mia mamma non ha le chiavi per entrare in quella porzione di casa e viceversa. Attualmente dato che le adeguate spese per il mantenimento e la conservazione della cosa comune sono state fatte solo da mia mamma e gli eredi non hanno intenzione di farle, presi dalla disperazione abbiamo richiesto un accertamento tecnico preventivo sulle spese da affrontare dato che la casa sta diventando inabitabile a causa degli impianti idraulici ( non arriva acqua in alcune parti della casa ed è piu di 3 anni che non arriva acqua calda) ed elettrici , assolutamente fuori norma. Durante un recente sopralluogo da parte di un tecnico da loro incaricato per verificare le condizioni dell'immobile sia a livello catastale, comunale e l'elenco delle spese necessarie urgenti inderogabili che si dovrebbero affrontare, si è appurato che la parte in loro uso esclusivo è completamente inabitabile causa infilatrazioni, rottura serramenti, elettricità saltata ( che con il'acqua potrebbe portare ad un corto circuito e far bruciare tutta la casa che è in legno ) muffe sul soffitto, pavimento in legno bagnato .... </p><p>Noi ovviamente la parte in nostro uso l'abbiamo sempre mantenuta e conservata e non avendo nemmeno la possibilità di entrare dalla parte che era in uso da loro non potevamo di certo fare i lavori di manutenzione e conservazione. Detto ciò c'è anche il problema delle infiltrazioni dal tetto che anche dalla nostra parte ha provocato dei danni sia in cucina che in camera che in sala e tsu tutta la parte esterna della casa che deve essere riverniciata totalmente. La copertura è stata rufatta 5 anni fa e più precisamente nell'ultimo anno nonostante i continui solleciti da parte nostra anche tramite avvocato all'impresa che ha fatto i lavori è stato dalla controparte vietato di entrare e sistemarli, questo perché si sarebbero dovuti aggiungere dei soldi in più per la sistemaxione del tetto. Idem per il giardino ci sono buche pericolose piante morte siepi cadenti muri rotti e piscina con telo rotto e con probabili perdite, quindi da rifare. E non finisce qui i piloni in pietra d'ingresoo sono pericolanti e il cancello non si chiude. A chiave perché i piloni spingono . Detto ciò mi chiedevo se fosse possibile andare in giudizio oltre che per trascuranza anche per i danni provocati per disutilita' e deprezzamentodel bene comune. Siete a conoscenza di sentenze con situazioni simili ? Grz</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="ManuMutti, post: 468381, member: 58266"] Buongiorno, mia mamma e' comproprietaria al 50 % di una proprietà ( seconda casa) indivisa . L'altro 50% che era di proprietà della cugina è stato ereditato dal marito e dalle rispettive figlie in patti uguali.La proprietà ha 2 unità ognuna utilizzata da uno e gli altri proprietari in modo consensuale ed esclusivo da 80 anni c.a. : cio' significa che mia mamma non ha le chiavi per entrare in quella porzione di casa e viceversa. Attualmente dato che le adeguate spese per il mantenimento e la conservazione della cosa comune sono state fatte solo da mia mamma e gli eredi non hanno intenzione di farle, presi dalla disperazione abbiamo richiesto un accertamento tecnico preventivo sulle spese da affrontare dato che la casa sta diventando inabitabile a causa degli impianti idraulici ( non arriva acqua in alcune parti della casa ed è piu di 3 anni che non arriva acqua calda) ed elettrici , assolutamente fuori norma. Durante un recente sopralluogo da parte di un tecnico da loro incaricato per verificare le condizioni dell'immobile sia a livello catastale, comunale e l'elenco delle spese necessarie urgenti inderogabili che si dovrebbero affrontare, si è appurato che la parte in loro uso esclusivo è completamente inabitabile causa infilatrazioni, rottura serramenti, elettricità saltata ( che con il'acqua potrebbe portare ad un corto circuito e far bruciare tutta la casa che è in legno ) muffe sul soffitto, pavimento in legno bagnato .... Noi ovviamente la parte in nostro uso l'abbiamo sempre mantenuta e conservata e non avendo nemmeno la possibilità di entrare dalla parte che era in uso da loro non potevamo di certo fare i lavori di manutenzione e conservazione. Detto ciò c'è anche il problema delle infiltrazioni dal tetto che anche dalla nostra parte ha provocato dei danni sia in cucina che in camera che in sala e tsu tutta la parte esterna della casa che deve essere riverniciata totalmente. La copertura è stata rufatta 5 anni fa e più precisamente nell'ultimo anno nonostante i continui solleciti da parte nostra anche tramite avvocato all'impresa che ha fatto i lavori è stato dalla controparte vietato di entrare e sistemarli, questo perché si sarebbero dovuti aggiungere dei soldi in più per la sistemaxione del tetto. Idem per il giardino ci sono buche pericolose piante morte siepi cadenti muri rotti e piscina con telo rotto e con probabili perdite, quindi da rifare. E non finisce qui i piloni in pietra d'ingresoo sono pericolanti e il cancello non si chiude. A chiave perché i piloni spingono . Detto ciò mi chiedevo se fosse possibile andare in giudizio oltre che per trascuranza anche per i danni provocati per disutilita' e deprezzamentodel bene comune. Siete a conoscenza di sentenze con situazioni simili ? Grz [/QUOTE]
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