basty

Membro Storico
Proprietario Casa
Senza cedolare, sicuramente si.
Non mi sembra. Anche con cedolare secca è possibile sottoscrivere e registrare (lo prevede anche il mod. RLI, in cui è possibile stabilire un canone anno per anno per 8 anni) un contratto con canone incrementale.
Io ho scritto che senza cedolare non ci sono problemi. Quindi la tua risposta cita una affermazione non pertinente con la tua risposta

Poi ho detto che con la cedolare è opportuno scrivere bene la condizione, in modo da non giustificarla come potenziale aumento a vario titolo.

Non ti sembra , quindi, cosa?
 

uva

Membro Storico
Proprietario Casa
Pensavo che con la cedolare secca non si potesse in alcun modo variare il canone,
Anche con cedolare secca è possibile sottoscrivere e registrare un contratto con canone incrementale.
Non possiamo dire con certezza che sia possibile.

E' possibile stando alla risposta ad un interpello fornita dall'Agenzia delle Entrate.
La allego, così potete leggere la vicenda a cui si riferisce.
In sintesi, la motivazione è la seguente:
appare evidente la differenza tra l’aggiornamento del canone di locazione per eventuali variazioni del potere di acquisto della moneta, di cui all’art. 32 della legge n. 392, e la pattuizione di una quota del canone di locazione in forma variabile

Quell'interpello riguarda un contratto commerciale con canone a scaletta in cedolare secca (come sappiamo, nel 2019 era possibile optare per la cedolare anche nei contratti commerciali).

Suppongo che per analogia la stessa risposta possa valere per le locazioni abitative con canone a scaletta e opzione per la cedolare secca.
Ma è una mia supposizione, non una certezza.
 

Allegati

  • Risposta+n.+340_2019.pdf
    462,3 KB · Visite: 19

uva

Membro Storico
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L'argomento è stato approfondito qui:


dove parlavamo di un contratto commerciale.
Nel post #33 venne citata la risposta a quell'interpello.
 

simone_90

Membro Junior
Proprietario Casa
Non possiamo dire con certezza che sia possibile.

E' possibile stando alla risposta ad un interpello fornita dall'Agenzia delle Entrate.
La allego, così potete leggere la vicenda a cui si riferisce.
In sintesi, la motivazione è la seguente:
appare evidente la differenza tra l’aggiornamento del canone di locazione per eventuali variazioni del potere di acquisto della moneta, di cui all’art. 32 della legge n. 392, e la pattuizione di una quota del canone di locazione in forma variabile

Quell'interpello riguarda un contratto commerciale con canone a scaletta in cedolare secca (come sappiamo, nel 2019 era possibile optare per la cedolare anche nei contratti commerciali).

Suppongo che per analogia la stessa risposta possa valere per le locazioni abitative con canone a scaletta e opzione per la cedolare secca.
Ma è una mia supposizione, non una certezza.
Ah ok, grazie mille per l'ulteriore precisazione.
Ne tengo conto.
 

uva

Membro Storico
Proprietario Casa
io sono anni che lo faccio senza alcun problema.
Senza alcun problema perché i tuoi contratti non sono mai stati oggetto di controllo?
Non basta non subire controlli (e conseguentemente non essere sanzionati) per affermare con certezza che si può fare.

Oppure hai presentato un interpello e l'Agenzia delle Entrate ti ha risposto che è possibile?
 

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