La materia dell’orario di lavoro è regolata, oggi, dal D.lgs 66/2003 e successive modificazioni.
In particolare, rileva l’art. 4 del cit. Decreto che disciplina l’orario massimo di lavoro.
La durata massima settimanale dell’orario di lavoro, infatti, è stabilita in linea di principio dai contratti collettivi di lavoro. In ogni caso, non può superare la media di 48 ore ogni 7 giorni. Tale media deve essere calcolata con riferimento ad un periodo di quattro mesi (fermo restando che i contratti collettivi possono elevare il limite di cui al comma 3 fino a sei mesi ovvero fino a dodici mesi a fronte di ragioni obiettive, tecniche o inerenti all'organizzazione del lavoro, specificate negli stessi contratti).
Ci sono delle eccezioni che derogano questo limite sino ad un massimo di h 52 settimanali ma per non più di 6 mesi.
Pertanto con rapporto di lavoro a tempo indeterminato ma part time di 30 ore settimanali è possibile un rapporto di lavoro con apertura P.IVA o altre tipologie contrattuali però la durata massima dell'orario di lavoro complessivamente inteso, non può superare la media di ore 48 ogni 7 gg.(settimana), più alcune specifiche relative al contratto di appartenenza.