condobip

Membro Storico
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ci son capoccioni che fanno i Presidenti in contemporanea con altre 5 o 6 presidenze o sindaci che fanno altri lavori in altre sedi....come fanno?????:shock:
In contemporanea non è possibile, perchè umanamente parlando il dono dell'ubiquità non è possibile, ma se le riunioni a cui partecipano sono compatibili è possibile, anche per chi ha un doppio lavoro, per esempio uno che ha l'orario ridotto da una parte al mattino (p.es. 4 ore al giorno), nel pomeriggio può svolgere un altra occupazione, purchè siano dovute le relative imposte all'Erario come giustamente ha detto essezeta67
 

tyubaz

Membro Assiduo
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....si...vabbè....ma per me ci marciano....non credo sti .....miracolati della casta....siano tutti nell'ordine delle regole.....manco se li vedo....ci credo!!!!se tu sei sindaco a scannapolli....non puoi fare il direttore amministrativo in ufficio pubblico in altra sede a 50 km....cosi è per un sindaco che conosco io....!!!
 

luciano1949

Membro Attivo
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Boh.... mi sembra impossibile per un comune mortale avere due lavori per avere poi due pensioni, partiamo dal presupposto che ognuno ha un libretto di lavoro, e i contributi per la pensione si pagano attraverso il datore di lavoro, quindi da una assunzione che sia in regola, appunto, con la documentazione tradizionale.
Il secondo lavoro dovrebbe essere retribuito con una ritenuta d'acconto che non prevede, credo, un ulteriore versamento di contributi.
Mentre è possibile pagare dei versamenti per avere poi in seguito una pensione privata, o un vitalizio, ma ogni giorno in questo paese cambiano modalità e leggi che magari si da la possibilità ai furbetti di avere appunto due lavori "regolari" senza nessun divieto.
se così fosse.........
 

tyubaz

Membro Assiduo
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....a Lucià...ma sei del '49 come me...o c'hai 49 anni?...ma i giornali non li leggi?....prendi quel porkone di Amato....quante pensioni ha?....informati!!!! e come lui il governo ne è pieno....
 

essezeta67

Membro Senior
Proprietario Casa
Boh.... mi sembra impossibile per un comune mortale avere due lavori per avere poi due pensioni, partiamo dal presupposto che ognuno ha un libretto di lavoro, e i contributi per la pensione si pagano attraverso il datore di lavoro, quindi da una assunzione che sia in regola, appunto, con la documentazione tradizionale.
Il secondo lavoro dovrebbe essere retribuito con una ritenuta d'acconto che non prevede, credo, un ulteriore versamento di contributi.
Mentre è possibile pagare dei versamenti per avere poi in seguito una pensione privata, o un vitalizio, ma ogni giorno in questo paese cambiano modalità e leggi che magari si da la possibilità ai furbetti di avere appunto due lavori "regolari" senza nessun divieto.
se così fosse.........
Il libretto di lavoro è stato soppresso nel decennio scorso....Per il secondo lavoro dovrebbe essere come dici se il primo coprisse la retribuzione di un tempo pieno ma se i due lavori sono part time, per entrambi si devono versare i contributi. Saluti.
 

alberto bianchi

Membro Storico
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ci son capoccioni che fanno i Presidenti in contemporanea con altre 5 o 6 presidenze o sindaci che fanno altri lavori in altre sedi....come fanno?????:shock:
Semplice, non è richiesto il tempo pieno.
Una persona può anche avere contemporaneamente due distinti lavori a tempo indeterminato a condizione che l'ammontare delle ore non superi quello previsto dalle legge ( 2 part-time sono perfettamente legittimi).
Un lavoratore può anche svolgere un lavoro a tempo pieno e contemporaneamente far parte di una decina di Consigli di Ammonistrazione.
 

Luigi Criscuolo

Membro Storico
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La materia dell’orario di lavoro è regolata, oggi, dal D.lgs 66/2003 e successive modificazioni.
In particolare, rileva l’art. 4 del cit. Decreto che disciplina l’orario massimo di lavoro.
La durata massima settimanale dell’orario di lavoro, infatti, è stabilita in linea di principio dai contratti collettivi di lavoro. In ogni caso, non può superare la media di 48 ore ogni 7 giorni. Tale media deve essere calcolata con riferimento ad un periodo di quattro mesi (fermo restando che i contratti collettivi possono elevare il limite di cui al comma 3 fino a sei mesi ovvero fino a dodici mesi a fronte di ragioni obiettive, tecniche o inerenti all'organizzazione del lavoro, specificate negli stessi contratti).

Ci sono delle eccezioni che derogano questo limite sino ad un massimo di h 52 settimanali ma per non più di 6 mesi.
Pertanto con rapporto di lavoro a tempo indeterminato ma part time di 30 ore settimanali è possibile un rapporto di lavoro con apertura P.IVA o altre tipologie contrattuali però la durata massima dell'orario di lavoro complessivamente inteso, non può superare la media di ore 48 ogni 7 gg.(settimana), più alcune specifiche relative al contratto di appartenenza.
 

Luigi Criscuolo

Membro Storico
Proprietario Casa
Il secondo lavoro dovrebbe essere retribuito con una ritenuta d'acconto che non prevede, credo, un ulteriore versamento di contributi.
sbagliato
Tutte le attività lavorative sono soggette al pagamento di contributi, magari in forma separata, ma i contributi li devi pagare sempre.
Ne sa qualcosa mia sorella che avendo fatto domanda ed essendo andata in pensione, decise di rimanere come consulente part time per un paio di anni nella medesima azienda. Oggi, dopo cinque anni che ha cessato il suo rapporto, sta pagando all' INPS a rate 9000 euro tra mancati versamenti, multe e more. Il suo commercialista, scomparso qualche hanno fa, le aveva detto: "tu sei già pensionata non devi versare i contributi per la pensione". A mia sorella, quando avrà finito di pagare, le verrà riconosciuto un aumento mensile di 13 euro lordi.
 

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