Dipende dai casi: in questo è probabile tu abbia ragione. Salvo sia il classico sbruffone tutto apparenza e niente sostanza, che vive alle spalle altrui.La teoria del "meglio 2mila che niente" non regge.
Mi riferivo invece a casi diversi: ad esempio il mio. 40 anni fa avevo comperato un appartamento in un condominio: il costruttore navigava a vele spiegate, e dopo aver venduto 10 appartamenti, si è tenuto i restanti 8 (quello probabilmente era il suo margine di allora!!!
Aveva proprietà a destra e sinistra, ottenute in modo analogo: poi ha cominciato a impelagarsi in investimenti (spese?) sbagliati, acquistando una società di calcio con l'intenzione di riportarla ai fasti di inizio 900. Pare sia stato questo a portarlo al tracollo.
Ora i suoi ex-beni sono totalmente in mano alle banche: la procedura fallimentare va per le lunghe, gli alloggi che si liberano non vengono locati in attesa della autorizzazione alla messa in vendita.
Parrebbe quindi che un decreto ingiuntivo cadrebbe nel vuoto: l'amministratore finora ha contenuto lo scoperto cercando di incassare.
Anch'io mi sono chiesto se fosse stato possibile agire ad esempio con pignoramento verso terzi (es. pigione inquilini). A quanto pare sconsigliano a fare azioni .