Alexander_italy

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Buongiorno a tutti, sono nuovo e ho da proporvi un quesito cercherò di essere sintetico e chiaro:
Famiglia composta da mamma,papa due sorelle e io e mia nonna.
Una sorella sposata, io sposato e l'altra sorella in casa con i miei.
Morta mia nonna mi propongono la divisione della casa in tre parti, la mia è la piu' sacrificata e la meno sfruttabile.
Io non sono d 'accordo e chiedo di liquidarmi, risposta secca ...non abbiamo soldi.
Successivamente vengo a sapere tramite la mia sorella sposata (ho la copia dell'atto notarile) che mio padre ha fatto una donazione modale tenendo per lui la mia parte, e donando le altre parti alle mie sorelle con l'usufrutto della parte di mia sorella sposata, e l'altra mia sorella si prenderà a carico i miei genitori per quanto riguarda spese mediche etx..
Sono passati 13 anni , e tutti sono ancora in vita a parte mia nonma, la mia intenzione è quella di farmi liquidare quando verrà a mancare uno dei miei (legittima?). e non avere più a che fare con l'immobile.
È giusto aspettare oppure era meglio muoversi prima.
Grazie spero di essere stato chiaro.
 
O

Ollj

Ospite
L'immobile era di nonna. Lei scrive di una divisione in tre parti (ai nipoti), quindi ci fu testamanto a vostro favore estromettendo il discendente di vostra nonna oppure successione legittima e discendente (papà o mamma vostra) che rinunziò a vostro favore?
Ammettendo che i nipoti siano gli eredi legittimi della nonna, lei può pretendere sin da subito la sua quota (perché mai lei dovrebbe accettare quella parte più sacrificata poi non si comprende...) venendo liquidato dagli altri coeredi sul valore dell'intero immobile. Non avessero disponibilità economiche dovrà rivolgersi al Giudice per lo scioglimento della comunione ereditaria ed il bene, a valore peritale CTU, sarà attribuito all'erede che ne facesse richiesta o messo all'asta. Col ricavato tutti avranno la loro quota parte (ma non un pezzo di casa più o meno pregiato come ira accadrebbe).
Se potesse chiarire meglio...
Non entro nelli specifico della donazione modale, non essendo oggetto di quesito.
 

Gianco

Membro Storico
Professionista
Successivamente vengo a sapere tramite la mia sorella sposata (ho la copia dell'atto notarile) che mio padre ha fatto una donazione modale tenendo per lui la mia parte, e donando le altre parti alle mie sorelle con l'usufrutto della parte di mia sorella sposata, e l'altra mia sorella si prenderà a carico i miei genitori per quanto riguarda spese mediche etx..
Da quanto scrivi l'immobile di tua nonna è passato per successione a tuo padre che ha provveduto a donare due porzioni(?) alle tue sorelle, riservando a te la parte più infelice.
Ammesso che tuo padre avrebbe potuto disporre dell'immobile a suo piacimento, salvo verifiche sulle quote di legittima, quando sarà il momento, per procedere agli atti di donazione avrebbe dovuto procedere al frazionamento dell'immobile in tre unità immobiliari autonome sia urbanisticamente che catastalmente.
 
O

Ollj

Ospite
Ringrazio @Gianco: ora ho colto il quesito.
Suo padre, legittimo proprietario, può disporre come meglio vuole del bene.
Morto babbo, sarà da valutare il tutto; andrà stabilito il valore dell'immobile e quindi la quota parte spettante a ciascuno dei legittimari. Andrà altresì stabilito il valore in funzione dei modus imposti ed effettivamente adempiuti. La donazione a favore delle sorelle sarà: donato - peso imposto.
Quindi se la casa vale 900, la quota di ciascuno sarebbe 300; se però ogni sorella ha spese 150 per i genitori, quanto loro donato è 150 ciascuna.
Ergo 150+150+300/3=200 a ciascun dei tre eredi
 
O

Ollj

Ospite
Io farei anche opposizione alla donazione per possibile lesione del legittimario. suo padre ha fatto un atto pubblico attribuendo alle sorelle una parte della casa. non vorrei la vendessero. meglio tutelarsi. sia mai che il modus sia solo apparente e le parti delle sorelle di gran lunga assai più di valore (rispetto a quanto a lei riservato)
 

Gianco

Membro Storico
Professionista
Continuo a non capire come possa avere donato le porzioni alle due sorelle. Un'operazione del genere sarebbe possibile solo se venisse frazionato l'immobile per frazionamento di diritti. In effetti si fraziona l'area totale indipendentemente dalla disposizione degli ambienti. Tale operazione è propedeutica alla demolizione ed alla realizzazione di tante unità immobiliari quante sono le quote. Ovviamente un discorso del genere potrebbe essere studiato contemporaneamente ad un progetto.
 
O

Ollj

Ospite
salvo che il donante non abbia donato una parte definita, ma solo una quota indistinta della comunione. e che l'aver attribuito una parte dell'immobile a uno più che all'altro sia una scelta fuori rogito (del tutto irrilevante e con alcuna valenza effetto giuridico). solo leggendo l'atto si può capire (o forse lo scrivente non sa nulla dei frazionamenti in realtà avvenuti)
 

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