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<blockquote data-quote="Ennio Alessandro Rossi" data-source="post: 9055" data-attributes="member: 4594"><p>Gentile Giuseppe tu hai ragione ; occorre che il coniuge A ceda la sua quota a coniuge B. Così facendo A si spoglia e si ripropone per l'acquisto di una nuova prima casa. Nell'atto notarile di cessione del 50% si potrà sostenere che la quota di B per effetto della cessione e per mutata volontà dei coniugi è tutta di B.</p><p>Tre osservazioni nell'occasione:</p><p>1-IL coniuge che ricompra nella nuova casa ci dovrà andare ad abitare effettivamente ( mentre in prima battuta è sufficiente acquistare nel comune di residenza senza abitarvi ; in seconda battuta no bisogna andarci anche ad abitare effettivamente )</p><p>2-Resta fermo il discorso che più volte ci siamo detti: attenzione i coniugi a guardare solo le convenienze fiscali perchè in caso di separazione emergono conflitti per separazione o divorzio : meglio che le proprietà rispettino quanto effettivamente è di " giusta spettanza" di ognuno. </p><p>3-Fare la separazione costa 150-200 euro; per cui ilproblema non è il costo. Ma potrebbero esserci altre ragioni a noi non note che sconsigliano il cambio di regime patrimoniale ( poni che la separazione vada ad incidere su intestazioni aziendali o simili)</p><p>E' chiaro che i ns. sono pareri di massima. Ma la questione ha una serie di sfacettature andrebbero approfondite nel merito, cosa in questa sede impossibile.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="Ennio Alessandro Rossi, post: 9055, member: 4594"] Gentile Giuseppe tu hai ragione ; occorre che il coniuge A ceda la sua quota a coniuge B. Così facendo A si spoglia e si ripropone per l'acquisto di una nuova prima casa. Nell'atto notarile di cessione del 50% si potrà sostenere che la quota di B per effetto della cessione e per mutata volontà dei coniugi è tutta di B. Tre osservazioni nell'occasione: 1-IL coniuge che ricompra nella nuova casa ci dovrà andare ad abitare effettivamente ( mentre in prima battuta è sufficiente acquistare nel comune di residenza senza abitarvi ; in seconda battuta no bisogna andarci anche ad abitare effettivamente ) 2-Resta fermo il discorso che più volte ci siamo detti: attenzione i coniugi a guardare solo le convenienze fiscali perchè in caso di separazione emergono conflitti per separazione o divorzio : meglio che le proprietà rispettino quanto effettivamente è di " giusta spettanza" di ognuno. 3-Fare la separazione costa 150-200 euro; per cui ilproblema non è il costo. Ma potrebbero esserci altre ragioni a noi non note che sconsigliano il cambio di regime patrimoniale ( poni che la separazione vada ad incidere su intestazioni aziendali o simili) E' chiaro che i ns. sono pareri di massima. Ma la questione ha una serie di sfacettature andrebbero approfondite nel merito, cosa in questa sede impossibile. [/QUOTE]
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