A parte che non vi sono elementi per escludere la buona fede di chi del bene dispone, ossia la madre della nostra signora; a parte questo, dicevo, credo di poter individuare il nodo critico che ti impedisce di vedere dove ti "inghippi": in diritto, si parla di successione unicamente se essa è attuale (o passata), mentre il concetto di successione futura è un non-sense giuridico: potresti inventare una parola a caso, come ti pare, ed essa avrebbe giuridicamente lo stesso significato di "successione futura", ossia proprio nulla.
il fatto che, nella pratica, alcuni creditori facciano affidamento sulla futura eredità del proprio debitore per continuare a fargli credito, è solo un fatto, diciamo, di costume e buona speranza. Analogamente, il fatto che la nostra signora probabilmente intenda disfarsi anticipatamente del bene che conta di ereditare affinchè non ci mettano le mani ai creditori, è criticabile fin che vuoi da un punto di vista morale, sociale, etico e tutto quello che vuoi....ma giuridicamente è ineccepibile perchè lei, in realtà, non si disfa proprio di nulla: non vanta alcun diritto successorio sulla casa e dunque nemmeno può disfarsene. Per quanto riguarda la posizione della madre, ogni ipotesi è valida: collabora scientemente alla condotta distrattiva della figlia (e la fa franca: dura lex sed lex); oppure nulla sa ed allora sta disponendo del proprio bene come fanno ogni giorno migliaia di anziani che fin che ci sono preferiscono sistemare i futuri eredi; oppure ancora è perfettamente consapevole della condizione della figlia, la disapprova e non intende rischiare che il suo unico bene, magari costruito in una vita di sacrifici da lei ed il marito, venga "mangiato" dalla figlia sfortunata in affari, ripercuotendosi le conseguenze sulle incolpevoli nipoti, così decide di mettere al sicuro il proprio bene ed il futuro delle ragazzine....ti pare criticabile visto da questa prospettiva?