robertamirata

Nuovo Iscritto
ciao...avendo il fidanzato avvocato posso dirti ke:
al momento della divisione tuo fratello deve liquidarti interamente la tua quota ke comprende anke gli utili maturati negli ultimi 6 anni...il calcolo può essere fatto da un commercialista
 

diesel

Nuovo Iscritto
vi ringrazio ancora tanto. e se posso aiutarvi in qualche cosa anche io,sapete dove trovarmi.
x rispondere a chichibio62. nn si capisce,e vero,e tutto ingarbugliato.
però il ristorante,anche se mio fratello lo fa funzionare,e sicuramente il suo operato è buono. lo deve anche a me che lo lasciato fare di comune accordo,lasciandoci con la consapevolezza che prima o poi questo gg sarebbe arrivato.
poi, si il suo operato e buono. ma il ris. incassava anche prima.(nn è che prima incassava 30.000,00 e ora 150.000,00)a sempre lavorato.
poi,ti ripeto che non stiamo in società.lui e padrone quanto lo sono io. se ti fa comodo xò chiamiamola pure società.
quindi. il gg che è diventato nostro,io avendo una mia attività, ho detto al mio socio (continuaci a lavorare tu x un po,fai un po di ,quando sei pronto dividiamo). è chiaro che lui lavorando,e incassando tutto lui,si è preso carico anche dei diritti e dei doveri,e anche delle decisioni e strategie. ora che dobbiamo dividere mi sta derubando di un po di soldi solo xchè, a apportato delle migliorie. e nn mi pare giusto da parte sua. xchè i soldi che a usato per fare i lavori poteva benissimo darli a me come affitto della mia metà.che ripeto nn lo voluti prima,e nn li voglio adesso.voglio solo la giusta divisione.quello che nn vuole fare lui.ecco xchè mi sto aggrappando a tutto quello che ho già detto. ti e chiaro ora. ciao

vi ringrazio ancora tanto. e se posso aiutarvi in qualche cosa anche io,sapete dove trovarmi.
x rispondere a chichibio62. nn si capisce,e vero,e tutto ingarbugliato.
però il ristorante,anche se mio fratello lo fa funzionare,e sicuramente il suo operato è buono. lo deve anche a me che lo lasciato fare di comune accordo,lasciandoci con la consapevolezza che prima o poi questo gg sarebbe arrivato.
poi, si il suo operato e buono. ma il ris. incassava anche prima.(nn è che prima incassava 30.000,00 e ora 150.000,00)a sempre lavorato.
poi,ti ripeto che non stiamo in società.lui e padrone quanto lo sono io. se ti fa comodo xò chiamiamola pure società.
quindi. il gg che è diventato nostro,io avendo una mia attività, ho detto al mio socio (continuaci a lavorare tu x un po,fai un po di ,quando sei pronto dividiamo). è chiaro che lui lavorando,e incassando tutto lui,si è preso carico anche dei diritti e dei doveri,e anche delle decisioni e strategie. ora che dobbiamo dividere mi sta derubando di un po di soldi solo xchè, a apportato delle migliorie. e nn mi pare giusto da parte sua. xchè i soldi che a usato per fare i lavori poteva benissimo darli a me come affitto della mia metà.che ripeto nn lo voluti prima,e nn li voglio adesso.voglio solo la giusta divisione.quello che nn vuole fare lui.ecco xchè mi sto aggrappando a tutto quello che ho già detto. ti e chiaro ora. ciao
 

chichibio62

Membro Attivo
Proprietario Casa
si ora mi è chiaro un po' tutto e capisco anche che il problema è a monte cioè quando i vostri genitori vi hanno lasciato l'attivita'. al tempo avresti dovuto ,avendo tu un'altra attivita', lasciare tuo fratello lavorare all'interno del ristorante come socio lavoratore dietro compenso adeguato per poi dividere eventuali utili di fine esercizio.le ragioni che porta tuo fratello sono come il cane che si morde la coda,mi spiego lui ha fatto delle migliorie e degli investimenti ma li ha fatti solo perchè tu non hai ritirato la tua parte di utili.ora a questo punto il ristorante ha un buon valore essendo tutto in ordine ,o li prendevi prima o li prendi adesso con il valore maggiore dell'attivita' tanto piu' che come dici il ristorante era ben avviato con i vostri genitori e non per sua capacita',bisogna pero' dargli atto che è stato capace di mantenere il fatturato.naturalmente ti consiglio di sistemare il tutto bonariamente non vale la pena sicuramente litigare con un fratello per cose venali.
in bocca al lupo
ciao
 

diesel

Nuovo Iscritto
adesso ci hai preso.esatto dovevamo fare tutto 6 anni fa,invece di aspettare cosi a lungo. questi errori si fanno sempre xchè un fratello,o comunque un familiare. spera sempre che nn provi a fregarti.quando abbiamo riaperto questa faccenda,lui semplicemente doveva dirmi.(ok sono ben felice di dividere,vediamo quanto vale e spartiamo al 50%)naturalmente era questa la risposta che volevo sentire,ma niente da fare.
anche io spero che si sistemi alla buona.ora è tutto di nuovo rimandato a dopo le feste. arriva natale e tra preparativi etc,siamo impegnati in altre cose.
cmq quando sarà tutto finito. vi farò sapere come è andata a finire.
ancora grazie e buone feste a tutti.
 

raflomb

Membro Assiduo
Non è corretto e infondata giuridicamente la pretesa, da qualcuno menzionata, circa la spartizione degli utili derivanti dal lavoro svolto dal fratello. Ciò premesso, cercando di semplificare le cose, Diesel potrebbe chiedere al fratello un equo indennizzo per i 6 anni in cui quest'ultimo ha potuto lavorare senza pagare alcun canone. Anche questo non è un diritto in senso stretto, in quanto nessuna obbligazione è stata stipulta in merito, ma è un qualcosa che moralmente il fratello dovrebbe riconoscergli. D'altronde non avendo mai nulla preteso in precedenza induce a ritenere che il fratello abbia beneficito di un comodato parziale. Quindi tutto si deve ridurre in sede di trattative finali, dopo avere fatto, logicamente, stimare il valore dell'immobile da parte di un'agenzia del luogo al fine di ottenere il giusto prezzo del valore pro quota. Diesel, ove non si senta pienamente soddisfatto delle trattative con il fratello, potrebbe anche optare di non vendergli la sua parte quota e in questo caso: 1) tenere la quota e pretendere un canone d'affitto pari al suo 50%; 2) ove un'agenzia prospetti la possibilità di venderlo ad un prezzo maggiore a terze persone, pretendere dal fratello una somma maggiore di quella che avrebbero stabilito fra loro. In sostanza il lamentato conguaglio si può, con pazienza e accortezza, ottenere perseguendo. talvolta, diverse strade.
 

castro

Nuovo Iscritto
a mio parere devi fare la stima del valore commerciale dei muri del negozio (magari da un'agenzia immobiliare di zona e da un perito .... quella dell'agenzia di solito è gratuita quella del perito intorno ai 200/300 €), il valore degli esercizi commerciali bar,ristoranti ecc sono in base al "cassetto" cioè l'incasso di un anno (tendenzialmente dal 100% al 130% dell'incasso annuale) una volta ottenuti questi dati fai la somma e dividi per due: non è esattamente quello che ti dovrebbe spettare ma almeno se raggiungi un accordo su queste basi non andrai a litigare e mettere in mezzo avvocati (che non lavorano gratis), chiudi un occhio sui sei anni di incassi e di lavoro messo da tuo fratello e in poco tempo te la sbrighi.
anzi ancora meglio sarebbe se le stime che fai fare tu le fa fare anche tuo fratello e poi fate una media così non ci possono essere discussioni
 

raflomb

Membro Assiduo
Sembra che l'istante sia comproprietario dell'immobile, non della attività, ovvero dell'avviamento. ne consegue che la stima del valore sarò quella immobiliare non commerciale.
 

StLegaleDeValeriRoma

Membro Assiduo
Professionista
Caro fratello nei dubbi, si rivolga ad uno studio legale, che si occupa di diritto societario e tributario, possibilmente collegato ad uno studio commerciale, che dopo aver esaminato tutta la vicenda e i libri contabili, verificate attività e passività da quando è maturato il suo diritto, rediga una proposta di accordo da sottoporre a suo fratello.
Quello che ha letto nei vari post non può servirle se non marginalmente, e attendo ad alcune opinioni fuorvianti che ho letto, vista la complessità della situazione.
Avv. Luigi De Valeri:daccordo:
 

raflomb

Membro Assiduo
Preso atto che nel racconto della vicenda di Diesel c'è stata un pò di confusione iniziale, cercherò di riassumerla sinteticamente:
1) I genitori ritiratisi in pensione lasciano ai 2 fratelli sia l'immobile che l'avviamento;
2) Diesel, avendo già un lavoro, lascia al fratello la gestione dell'attività ristorativa per 6 anni, senza nulla chiedere e nulla percepire;
3) il fratello in questi 6 anni, oltre a condurre l'attività ristruttura l'immobile e d esegue delle migliorie, come l'acquisto della cucina ecc.
4) Oggi si discute di dovere fare una divisione sia del 50% della proprietà immobiliare che del 50% dell'avviamento, che andrebbero liquidati a favore di Diesel dal fratello.
Se tutto questo è corretto, un'equa divisione potrà essere la seguente:
a) il 50% del valore dell'immobile, che è fuori discussione e sarà soggetto a stime peritali;
b) il 50% del valore dell'avviamento, anche questo da assoggettare a stime peritali, in quanto anche se è vero che il fratello ha apportato a proprie spese migliorie all'immobile e all'attività, che ne hanno incrementato il valore sia dell'uno che dell'altra, e anche vero che Diesel per 6 anni nulla ha percepito del suo 50% sia dela valore locativo dell'immobile, sia del valore pro quota dell'attività. In via equitativa ritengo giusto e corretto che vi sia compensazione tra le migliore apportate dal fratello e quanto non percepito da Diesel.
 

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