CristianDeboy

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Innanzitutto un saluto.
Pongo questo quesito
Un parente ha lasciato in eredita un immobile a 2 persone. questo immobile è divisibile abbastanza facilmente diciamo in 2 parti abbastanza omogenee. Ora il problema è questo: 1 dei due eredi ha una casa confinante con immobile oggetto dell' eredità e quindi vorrebbe che gli venisse assegnata questa parte in modo da allargare la sua proprietà...ha qualche appiglio per richiederla legalmente in un eventuale divisione giudiziale?
Da qualche parte avevo letto un caso simile e mi pare che il giudice avesse assegnato la parte al coerede confinante in base al principio di salvaguardare nel modo migliore possibile il valore dei beni..in pratica la somma del terreno ereditato più il terreno già di proprietà del coerede danno luogo a un incremento di valore, cioè il terreno unito vale più delle due parti divise e ci sarebbe un principio generale per cui è meglio unire che dividere le proprietà.
 

tovrm

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Io so che se non c'è accordo sulla divisione, si va ad estrazione.
Ragionando sul resto. se venisse assegnata la porzione nel modo che hai indicato, allora il valore dell'eredità per la parte con l'immobile confinante sarebbe maggiore e forse sarebbe opportuno tenerne conto in sede di divisione. E questa è una mia considerazione personale.
Peraltro, mi sembra di ricordare che, se i due immobili sono parti di diversi edifici, questi non possano essere uniti.
 

Gianco

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Nell'assegnazione delle quote di una divisione, se il confinante è un coerede, gli va assegnato il lotto adiacente, al fine di accrescere il suo immobile. E' una norma che da CTU conosco da sempre che nel mio studio abbiamo applicato svariate volte, ma, sebbene abbia fatto una ricerca, non ho trovato gli estremi di legge. Un dei legali, che certamente frequentano questo sito, potranno essere più precisi in merito.
 

quiproquo

Membro Senior
Proprietario Casa
Nell'assegnazione delle quote di una divisione, se il confinante è un coerede, gli va assegnato il lotto adiacente, al fine di accrescere il suo immobile. E' una norma che da CTU conosco da sempre che nel mio studio abbiamo applicato svariate volte, ma, sebbene abbia fatto una ricerca, non ho trovato gli estremi di legge. Un dei legali, che certamente frequentano questo sito, potranno essere più precisi in merito.
Così dovrebbe essere e così probabilmente sarà...ma poi mi giunge inaspettato ospite l'amico FradJACOno che mi ispira qualcosa alla sua maniera ludica-sensuale.. ed è questa: se l'altro per dispetto o per mero calcolo...omissis... pretendesse la porzione confinante si troverebbe in mezzo col rischio di prendersela in quel posto anzi nei quattro posti..e cioè davanti e indietro...Fiancata sinistra e fiancata destra...Cappitto mi hai... Gianco???qpq
 

Gianco

Membro Storico
Professionista
Il fatto è che se una quota deve venire assegnata, agli occhi degli altri comproprietari, diventa automaticamente, maggiore, migliore, di valore superiore, rispetto al diritto dell'assegnatario.
 

quiproquo

Membro Senior
Proprietario Casa
Il fatto è che se una quota deve venire assegnata, agli occhi degli altri comproprietari, diventa automaticamente, maggiore, migliore, di valore superiore, rispetto al diritto dell'assegnatario.
Sono le piccinerie della mente umana...Poi non è detto che l'oro sempre luccica...Sulla carta si determina una maggiore cubatura tale da poter dare la possibilità fino anche al cambio di destinazione...e con
ciò...??? Quale certezza possiamo attribuire ad un ipotetico maggiore valore che nella realtà sarebbe tutto da dimostrare??? E se fosse il contrario??? Io credo che l'unico vantaggio per l'erede-proprietario
unificante sia quello di un controllo più comodo e quindi meno dispendioso...Tutto qua...e tutto quiproquo. Salutoni.
 

Gianco

Membro Storico
Professionista
Parlo per esperienza. Nelle divisioni pretendo che gli aventi diritto prima accettino la formazione delle quote con la sottoscrizione del piano di divisione per accettazione e soltanto dopo ciascuno avanza le richieste personali. Evidentemente se la richiesta non è accettata, si procede al sorteggio in una riunione appositamente convocata con la redazione di un verbale. E' consigliabile che ciò avvenga alla presenza del notaio.
 

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