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Non dimenticando che i fratelli hanno diritto di prelazione. Pertanto dovrà notificare la proposta di vendita agli aventi diritto ed attendere 30 gg prima di presentarsi davanti al notaio con l'acquirente terzo.dire ai cognati che hai intenzione di vendere a la tua QUOTA ( come mi hanno insegnato a dire ) infatti se si parla di quota non c'è nessun obbligo di definire quale parte si vende
Dopo tre tue spiegazioni chiare, qui concordo .Credo che tu abbia compreso male (non me ne voglia @Franci63) .
Due mesiNon dimenticando che i fratelli hanno diritto di prelazione. Pertanto dovrà notificare la proposta di vendita agli aventi diritto ed attendere 30 gg prima di presentarsi davanti al notaio con l'acquirente terzo.
Se i comproprietari concordano per la divisione dell'immobile, danno incarico ad un professionista di fiducia comune o si avvalgono di diversi professioniste che collaboreranno per trovare una o più soluzioni da proporre ai committenti. Questo elaborato si chiama progetto di divisione. Se viene concordata una soluzione il o i tecnici procederanno a svolgere la pratica che deve preliminarmente essere regolarizzata dal lato urbanistico e successivamente va presentata in catasto per il frazionamento delle nuove unità urbane. coni documenti relativi alla regolarizzazione urbanistica e le planimetrie catastali si va dal notaio per stipulare l'atto di divisione. Sarà compito del notaio registrare e trascrivere l'atto. Fine dell'operazione.Tieni presente che un progetto di frazionamento immobiliare che rispetti le quote spettanti ai comunisti non è semplice e sopratutto deve essere pagato, bisogna sancirlo presso un notaio che va pagato, bisogna registrarlo presso la Conservatoria dei Registri Immobiliari/Catasto e bisogna pagare le spese di registro.
Supponiamo che questa azione non sortisca alcun effetto.
Se la vedova sarà costretta a ricorrere alla mediazione si tenterà una composizione dell'accordo. Se la controparte non si presenta i costi della procedura saranno a carico della parte attrice e non ci sarà alcun seguito.2) La vedova dovrà presentare la domanda di scioglimento della comunione, prima dovrà passare dall' Istituto della Mediazione, e poi, se non si trova l'accordo, dal Giudice del Tribunale.
Già in mediazione il mediatore incaricherà un suo CTM di valutare l'immobile oggetto di scioglimento della comunione; poi chiederà di appurare se l'immobile è divisibile rispettando le quote proprietarie e senza un eccessiva perdita di valore delle unità immobiliari ricavate. Chiederà di verificare se c'è qualcuno che vuole acquisire le parti di proprietà degli altri eredi. Infine chiederà di sapere se l'immobile ha un mercato per cui questo si possa vendere all'incanto. Il lavoro del CTM va pagato, e questo lavoro è abbastanza complesso, il suo compenso, se non ti dai una mossa, verrà messo a carico di chi promuove la mediazione cioè la vedova; tu dovrai batterti affinché le spese vengano equamente distribuite tra tutti i coeredi, così se dovessero rifiutare l'esito della mediazione avranno pagato la loro parte, altrimenti voglio vederti poi corrergli appresso per riscuotere la loro parte. In questa fase sarebbe utile per la vedova farsi assistere da un suo CTP il quale potrà proporre una sua divisione o correggere la divisione del CTM.
In tribunale il giudice tenterà un accordo, davanti ad un risultato negativo nominerà un suo CTU che procederà a dare risposta ai quesiti postigli. Operrà alla presenta dei CTP e la sua relazione prima del deposito sarà inoltrata agli stessi che potranno presentare le loro osservazioni. Il CTU se riterrà opportuno darà seguito altrimenti relazionerà in opposizione alle osservazioni e consegnerà il tutto al giudice. A questo punto solo il legale potrà inoltrare al giudice eventuali contestazioni alla relazione del CTU. Lo stesso verrà richiamato a chiarimenti e se non fosse sufficientemente convincente sarà sostituito da un collega fino all'accettazione del risultato della relazione da parte del giudice che a quel punto potrà andare a decisione.Se i coeredi convenuti non si presentano o rifiutano l' esito della mediazione dovrete andare in tribunale. Si ripeterà la stessa prassi con costi sensibilmente maggiori per il CTU, dopo di che la fase finale sarà la vendita all'incanto dell'immobile.
Tieni presente che se l'immobile, come tu sostieni, vale 20.000,00 € verrà messo all'asta attorno ai 14.000 € per trovare acquirenti; se l'asta andasse deserta il prezzo scenderebbe ancora magari 10/12.000 €. In questa fase qualcuno dei coeredi potrebbe fare il furbetto e far partecipare qualche amico in modo da rilevare ad un prezzo conveniente tutta la casa.
Gratis per sempre!