Luigi Criscuolo

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Proprietario Casa
Certamente, la richiesta di un parere generalmente non si paga, anche perché prelude un probabile incarico.
un conto è presentarsi dal tecnico con una planimetria ed almeno due prospetti (per non dire tutti e quattro se la palazzina non è confinata con altre palazzine) e chiedere siamo in 3 io ho 4/6 di proprietà e gli altri due ne hanno 2/6 ciascuno, secondo lei si può frazionare? Se poi gli eredi sono 4 anziché 3, perché @mandarino non l'ha specificato, ci sarà da divertirsi.
Un altro conto è presentarsi come da un confessore senza neanche il rosario in mano e raccontare la situazione (come spesso succede): il professionista, in questo caso, dovrà recarsi sul posto, e per non doverci tornare una seconda volta in caso di incarico, ma anche per esprimere un parere a ragion veduta, oltre a scattare delle fotografie, dovrà prendere delle misure di tutta la casa. Quindi dovrà dire se la palazzina è divisibile o meno. Tutto questo gratis? Sopralluogo, rilievo, redazione di planimetrie e dei prospetti (senza fare il progetto di divisione) per poi sentenziare che se si può frazionare la proprietà tra gli eredi bisognerà integrare con denaro per compensare il valore della eredità ricevuta?
 

Gianco

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@Luigi Criscuolo, un parere può non costare niente, ma se sei costretto a fare un sopralluogo ed a fare un conteggio di massima, se il richiedente è uno (capita spesso) che viene per avere chiarimenti per tentare un approccio con gli altri per poi farsi rivedere per altri consigli spassionati, a quel punto è il caso di fargli capire che anche il tuo tempo costa. Magari la conseguenza sarà che i consigli li andrà a chiedere da un'altra parte.
 

Gianco

Membro Storico
Professionista
Certi parassiti sono presenti dappertutto. Ricordo un grosso proprietario terriero, appena più giovane di me, allora, oggi direi meno vecchio, che abitava vicino al mio ufficio, che sapendo che io avevo tutti i fogli di mappa catastali di tutti i paesi del circondario ed anche di più, avendo necessità di consultarli, sebbene per le misurazioni si rivolgesse ad un amico, collega, aspettava che io uscissi ed immediatamente si fiondava dentro il mio ufficio e qualificandosi come mio amico, chiedeva ai miei collaboratori di poter visionare le carte, ringraziava ed andava via fino alla volta successiva. Ovviamente in ufficio questo fatto era motivo di battute, anche perché il tizio era notoriamente tirchio.
 

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