basty

Membro Storico
Proprietario Casa
E' una questione di prezzo.
Questo sempre: ma in questi casi anche regalata non mi andrei ad impegolare.

Sbaglio o in una comunione si è obbligati a "condividere" le spese necessarie, oltre che le imposte, fino a che un giudice non risolve la divisione o la messa in asta? Un conto è acquisire una quota di maggioranza, altra avere solo 1/3.

Difatti il nostro se ne vuole liberare: qui si, questione di prezzo .
Ma chi può essere interessato se non uno o i due fratelli?
 

GEO_DGE

Membro Junior
Professionista
Se ti accontenti di meno del valore della tua quota (1/3 di 100k9 quindi magari di 25/27k, potresti metterla in vendita, se trovi acquirenti, notifichi ai fratelli il compromesso che hanno la prelazione, se non la esercitano vai avanti con l'acquirente
 

Gianco

Membro Storico
Professionista
L'alternativa, costosa, per smuovere i comproprietari, potrebbe essere quella di richiedere una divisione giudiziale, notoriamente, lunga e dagli esiti imprevedibili.
 

Roberta Carotti

Membro Junior
Proprietario Casa
Tendenzialmente il percorso dovrebbe essere questo:
Diffida
Mediazione (obbligatoria in tema divisionale)
Giudizio di divisione

Capisco il parere di chi dice che trattasi di giudizio costoso ma comprendo altresi che alcune volte è l'unica strada.
In quella sede i fratelli avranno anche la possibilità di transigere con te per evitare la perdita della casa all'asta (infatti, in assenza di accordo, l'immobile in divisione andrebbe all'asta per intero).
 

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