chiariglione

Membro Attivo
Proprietario Casa
Buon giorno, un mio inquilino vuole distaccarsi dall'impianto centralizzato di riscaldamento ed ha chieste che le spese dell'impianto siano divise al 50 % tra lui e me. e giusto? Che dice la legge in proposito? Grazie e Buona Giornata.
 

Nemesis

Membro Storico
Proprietario Casa
Che dice la legge in proposito?
Art. 1118, comma 4 c.c.:
Il condomino può rinunciare all'utilizzo dell'impianto centralizzato di riscaldamento o di condizionamento, se dal suo distacco non derivano notevoli squilibri di funzionamento o aggravi di spesa per gli altri condomini. In tal caso il rinunziante resta tenuto a concorrere al pagamento delle sole spese per la manutenzione straordinaria dell'impianto e per la sua conservazione e messa a norma.

Non è il conduttore che può prendere tale decisione.
 

meri56

Membro Assiduo
Proprietario Casa
Vuole staccarsi e poi?
Il distacco dall'impianto comporta in primo luogo le spese per una perizia che attesti che lo stesso non danneggia gli altri condomini.
Se l'idea è quella di installare una caldaia autonoma si aggiungono le spese per le modifiche dell'impianto interno e per l'acquisto di una caldaia che deve essere installata a norma, probabilmente con una canna fumaria esterna che scarichi al di sopra del colmo del tetto.
Infine il distacco non esonera:
- l'inquilino dall'obbligo del pagamento della quota spese per il consumo involontario
- il locatore dalle spese per la straordinaria manutenzione dell'impianto di cui tu resti comunque proprietario e che ti competono
 

Maivertu

Membro Attivo
Proprietario Casa
Distaccarsi è costoso e secondo me inutile .occorre adeguare l'impianto ,comprare una nuova caldaia e vedere dove mettere la canna fumaria (sempre se possibile ).
Per poi continuare a pagare manutenzione e guasti
per risparmiare 200 euro all'anno ne spendi 10000 subito
 

vittorievic

Membro Senior
Proprietario Casa
secondo me il distacco non è più possibile e non è conveniente.
Non è più possibile perché la nuova legislazione pone diversi paletti e, conti alla mano, non è facile dimostrare che il consumo di carburante sia diminuito per i condomini rimasti allacciati. Certo si troverà sempre un termotecnico che giocando con i numeri sosterrà che dal distacco gli altri condomini non avranno un "aggravio di spesa". Ma poi bollette alla mano, con i mc erogati, la situazione reale è diversa.
Non è conveniente perché con le nuove norme il distaccato viene paragonato ad un condomino che tiene chiuso i riscaldamenti, pertanto gli viene addebitato ugualmente la parte corrispondente ai consumi involontari (cioé alle dispersioni dell'edificio condominiale).
Infine, il distacco deve essere irreversibile, il che significa che se un domani si volesse riattaccare dovrà spendere una cifra per collegarsi all'impianto condominiale. Distacco e riattacco non può farlo il condomino ma l'impresa che gestisce il riscaldamento.
Digli di cercarsi un appartamento che abbia il riscaldamento autonomo.
 

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