Buongiorno, come in oggetto sono qui a chiedere un parere legale sulla diffida pervenutami da parte dell'avvocato dell'amministratore del condominio presso il quale lavoro.
Inizio da principio.
E' da ormai qualche settimana che per proteggere il mio motociclo (d'epoca) dalle intemperie, non avendo a disposizione un garage dove ricoverarlo, ho iniziato a parcheggiarlo in uno spazio coperto all'interno dell'area privata presso la quale si trova l'azienda per cui lavoro.
Trattasi di area privata coperta che non definirei "garage" quanto piuttosto "accesso al cortile condominiale". Pur trovandosi in un punto di passaggio, che da circa un anno è stato chiuso con una barra telecomandata per limitare l'accesso alle sole persone autorizzate, non si trova propriamente in un'area di manovra e, a mio avviso, non dava fastidio a nessuno.
Ciò nondimeno, senza alcun tipo di preavviso, nei giorni scorsi mi è pervenuta una raccomandata in cui mi si accusa appunto il "reiterato abusivo utilizzo del garage", inviatami dall'avvocato dell'amministratore del condominio.
Nella lettera lamenta che il mio mezzo "venga abitualmente parcato nelle aree di manovra, piuttosto che su spazi comuni del complesso, così agendo sia in spregio alle superfici effettivamente adibite ad area di sosta sia e soprattutto in spregio ai diritti di proprietà/godimento dei legittimi proprietari".
In virtù di ciò mi si diffida dal reiterare in tale comportamento minacciando "i più opportuni provvedimenti giudiziali avverso alla mia persona", e mi si intima il pagamento delle spese "afferenti il suo intervento" (dell'avvocato), e rese indispensabili dalla reiterazione dell'illecita condotta sopra tratteggiata, che indica (sempre l'avvocato) nell'importo complessivo di € 384,64.
Ora, è indubbio che ho sbagliato e non avrei dovuto parcheggiare lì; ovvio anche che non lo farò più. Ma il pagamento di 384 € mi pare un po' eccessivo: a parte che non ho mai sentito di una lettera, scritta pure in Italiano sgrammaticato, tanto costosa, mi chiedo anche se debba veramente pagare IO le spese di un avvocato che qualcun altro ha deciso di fare intervenire senza neanche aver appurato che ve ne fosse la necessità. E se mi avesse chiesto 1000 € invece di 300 € avrei dovuto comunque stare zitto e subire? Mi avesse lasciato un biglietto, avrei immediatamente spostato il mio motociclo!
Voi che ne pensate?
Inizio da principio.
E' da ormai qualche settimana che per proteggere il mio motociclo (d'epoca) dalle intemperie, non avendo a disposizione un garage dove ricoverarlo, ho iniziato a parcheggiarlo in uno spazio coperto all'interno dell'area privata presso la quale si trova l'azienda per cui lavoro.
Trattasi di area privata coperta che non definirei "garage" quanto piuttosto "accesso al cortile condominiale". Pur trovandosi in un punto di passaggio, che da circa un anno è stato chiuso con una barra telecomandata per limitare l'accesso alle sole persone autorizzate, non si trova propriamente in un'area di manovra e, a mio avviso, non dava fastidio a nessuno.
Ciò nondimeno, senza alcun tipo di preavviso, nei giorni scorsi mi è pervenuta una raccomandata in cui mi si accusa appunto il "reiterato abusivo utilizzo del garage", inviatami dall'avvocato dell'amministratore del condominio.
Nella lettera lamenta che il mio mezzo "venga abitualmente parcato nelle aree di manovra, piuttosto che su spazi comuni del complesso, così agendo sia in spregio alle superfici effettivamente adibite ad area di sosta sia e soprattutto in spregio ai diritti di proprietà/godimento dei legittimi proprietari".
In virtù di ciò mi si diffida dal reiterare in tale comportamento minacciando "i più opportuni provvedimenti giudiziali avverso alla mia persona", e mi si intima il pagamento delle spese "afferenti il suo intervento" (dell'avvocato), e rese indispensabili dalla reiterazione dell'illecita condotta sopra tratteggiata, che indica (sempre l'avvocato) nell'importo complessivo di € 384,64.
Ora, è indubbio che ho sbagliato e non avrei dovuto parcheggiare lì; ovvio anche che non lo farò più. Ma il pagamento di 384 € mi pare un po' eccessivo: a parte che non ho mai sentito di una lettera, scritta pure in Italiano sgrammaticato, tanto costosa, mi chiedo anche se debba veramente pagare IO le spese di un avvocato che qualcun altro ha deciso di fare intervenire senza neanche aver appurato che ve ne fosse la necessità. E se mi avesse chiesto 1000 € invece di 300 € avrei dovuto comunque stare zitto e subire? Mi avesse lasciato un biglietto, avrei immediatamente spostato il mio motociclo!
Voi che ne pensate?