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<blockquote data-quote="Stefano Mariano" data-source="post: 22431" data-attributes="member: 4526"><p>Concordo con quanto detto da Marco e con l'occasione mi permetto di esplicitare "più in soldoni" le differenze tra Dia e Scia anche per i non addetti ai lavori. Le innovazioni introdotte dalla Scia sono sostanzialmente due: 1) azzeramento dei 30 gg di attesa tra presentazione documento e inizio dell'attività edilizia; 2) maggiore responsabilità del tecnico che firma il progetto in quanto si fa garante della liceità dell'intervento edilizio rispetto alla normativa nazionale, regionale, locale e ai vincoli eventuali esistenti. Nel tuo caso, trattandosi di opere interne, la responsabilità è pressocché nulla, c'è soltanto in compito di attestare che le opere eseguite siano quelle descritte e comprese nel progetto. Come si può notare, visto che il lavoro richiesto al professionista è rimasto lo stesso, anzi per assurdo necessita di una dichiarazione aggiuntiva: l'assenza di vincoli o dipendenza da committente e da esecutore dei lavori (documenti richiesti: progetto, relazione tecnica, dichiarazione sui vincoli, dichiarazione di estraneità con committente e ditta esecutrice), contrariamente a quanto possa si pensare, la parcella di detto professionista non può essere diminuita, o il suo lavoro "scavalcato"</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="Stefano Mariano, post: 22431, member: 4526"] Concordo con quanto detto da Marco e con l'occasione mi permetto di esplicitare "più in soldoni" le differenze tra Dia e Scia anche per i non addetti ai lavori. Le innovazioni introdotte dalla Scia sono sostanzialmente due: 1) azzeramento dei 30 gg di attesa tra presentazione documento e inizio dell'attività edilizia; 2) maggiore responsabilità del tecnico che firma il progetto in quanto si fa garante della liceità dell'intervento edilizio rispetto alla normativa nazionale, regionale, locale e ai vincoli eventuali esistenti. Nel tuo caso, trattandosi di opere interne, la responsabilità è pressocché nulla, c'è soltanto in compito di attestare che le opere eseguite siano quelle descritte e comprese nel progetto. Come si può notare, visto che il lavoro richiesto al professionista è rimasto lo stesso, anzi per assurdo necessita di una dichiarazione aggiuntiva: l'assenza di vincoli o dipendenza da committente e da esecutore dei lavori (documenti richiesti: progetto, relazione tecnica, dichiarazione sui vincoli, dichiarazione di estraneità con committente e ditta esecutrice), contrariamente a quanto possa si pensare, la parcella di detto professionista non può essere diminuita, o il suo lavoro "scavalcato" [/QUOTE]
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