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<blockquote data-quote="Danilo60" data-source="post: 347125" data-attributes="member: 56061"><p>Buongiorno a tutti,</p><p>qualcuno ha esperienza di un caso simile al mio?</p><p>Un mio appartamento nel 2018 è stato:</p><p>- locato in regime ordinario (no cedolare secca, per intenderci) dal 1/1 ad aprile (es.: 2000 euro)</p><p>- sfitto per tre mesi circa dopo la naturale scadenza del primo contratto</p><p>- nuovamente locato a un altro conduttore ma in regime di cedolare secca (es.: 3000 euro) da metà giugno in poi.</p><p>Che cosa devo fare in dichiarazione dei redditi? </p><p>In particolare, il periodo di sfitto va valorizzato in una riga autonoma e tassato in base alla rendita catastale maggiorata di un terzo? O essendo l'affitto ordinario complessivo dell'anno (2000) comunque superiore alla rendita catastale mi devo limitare a dichiarare 2000 + 3000 in due righe diverse?</p><p>grazie a chi vorrà rispondere</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="Danilo60, post: 347125, member: 56061"] Buongiorno a tutti, qualcuno ha esperienza di un caso simile al mio? Un mio appartamento nel 2018 è stato: - locato in regime ordinario (no cedolare secca, per intenderci) dal 1/1 ad aprile (es.: 2000 euro) - sfitto per tre mesi circa dopo la naturale scadenza del primo contratto - nuovamente locato a un altro conduttore ma in regime di cedolare secca (es.: 3000 euro) da metà giugno in poi. Che cosa devo fare in dichiarazione dei redditi? In particolare, il periodo di sfitto va valorizzato in una riga autonoma e tassato in base alla rendita catastale maggiorata di un terzo? O essendo l'affitto ordinario complessivo dell'anno (2000) comunque superiore alla rendita catastale mi devo limitare a dichiarare 2000 + 3000 in due righe diverse? grazie a chi vorrà rispondere [/QUOTE]
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