uva

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Si tratta e si applica la regola della annualità successiva, o visto che di fatto è la prima registrazione imponibile per caso Agenzia delle Entrate chiede il minimo?
Secondo me si applica la regola dell'annualità successiva, ossia non c'è il "minimo".

Per l'Agenzia delle Entrate il versamento (dell'imposta di registro, in caso di regime IRPEF ordinario) per la prima annualità non può essere inferiore a 67 euro.

Se in una qualsiasi annualità successiva cambia il regime da ordinario a cedolare secca o viceversa, si tratta pur sempre di un'annualità successiva (seconda, terza, ecc; non la prima!) di quel contratto di locazione.

A me sembra molto chiaro, ma se ti rimangono dei dubbi puoi rivolgere la domanda all'Agenzia delle Entrate per mail. Qui a Torino sono abbastanza gentili, penso che ti risponderebbero.
 

basty

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più interessato delle questioni pratiche piuttosto che degli approfondimenti didattici!
Mi permetto di insistere: nel momento che si dice che ciascuno può ritornare alla tassazione IRPEF, mi sembra un suggerimento pratico indicargli anche quanto dovrà versare anche per le conseguenti imposte di registro e bollo. Proprio perchè dalla domanda iniziale si può dedurre una approssimativa conoscenza delle regole fiscali.

E mi sono pure dimenticato di ricordare che il 50% delle spese di registro si ripartiscono con l'inquilino, che a posteriori potrebbe rognare. Sul bollo non aggiungo altro, perchè credo di ricordare che Nemesis non includa questa voce tra quelle da ripartire, mentre tu mi pare opti per l'addebito all'inquilino,
 

Nemesis

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nel momento che si dice che ciascuno può ritornare alla tassazione IRPEF, mi sembra un suggerimento pratico indicargli anche quanto dovrà versare anche per le conseguenti imposte di registro e bollo
Altro suggerimento inutile e fuori luogo. Se si ritorna alla tassazione IRPEF non c'è un'imposta di bollo da pagare.
 

basty

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Altro suggerimento inutile e fuori luogo. Se si ritorna alla tassazione IRPEF non c'è un'imposta di bollo da pagare.
Grazie: inutile, almeno per me, non lo è stato: si, trattandolo come annualità successiva non c'è più la necessità di completare la registrazione ordinaria. Era così scontato, per non addetti? Non mi pare: ma fa lo stesso.
 

uva

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E mi sono pure dimenticato di ricordare che il 50% delle spese di registro si ripartiscono con l'inquilino,
Sì, è giusto. Ma questo il locatore e il conduttore devono saperlo fin dall'inizio: è proprio l'ABC di chi si occupa di locazioni!

@Nemesis mi ha preceduto nella risposta: se nelle annualità successive si passa da cedolare a regime ordinario il bollo non si paga.

tu mi pare opti per l'addebito all'inquilino,
Sì, io ho sempre addebitato l'intera imposta di bollo all'inquilino.
Anche nel format dell'Accordo Territoriale di Torino vi è una clausola, approvata dai Sindacati di proprietari ed inquilini, che considera l'imposta di bollo per il contratto e per le (eventuali) ricevute conseguenti a carico del conduttore.
 

basty

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Sì, è giusto. Ma questo il locatore e il conduttore devono saperlo fin dall'inizio: è proprio l'ABC di chi si occupa di locazioni!
.... non pensi ci sia una differenza tra chi si "occupa di locazioni" e chi ha un immobile e decide di darlo in locazione?. Per non parlare di chi l'immobile non l'ha e va appunto in affitto, magari per la prima volta.
Per favore: se vogliamo fare i professorini e le maestrine della penna rossa è un conto; e ci sta la correzione.
Se vogliamo guardare un po' più in la ti risponderei che chi si rivolge ad un forum generico per la casa, non è detto sia per forza ferrato sugli obblighi fiscali.
 

uva

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non pensi ci sia una differenza tra chi si "occupa di locazioni" e chi ha un immobile e decide di darlo in locazione?. Per non parlare di chi l'immobile non l'ha e va appunto in affitto, magari per la prima volta.
Certamente!
E chi non è esperto fa bene a documentarsi, ed eventualmente ad affidarsi a professionisti del settore.

fare i professorini e le maestrine della penna rossa
i quali cercano di dare (gratuitamente) risposte chiare, comprensibili ed esaurienti. Nei limiti delle proprie capacità.
Se noi non ci riusciamo, esistono i professionisti di cui sopra. Che in quanto tali si fanno giustamente pagare.

Passo, chiudo, e auspico un piccolo applauso da parte di @alberto bianchi anche per me!
 

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