FeroX

Membro Junior
Buongiorno,
da anni io e la mia ragazza conviviamo nella seconda casa dei genitori di lei.
Abbiamo entrambi la residenza in questa abitazione, tutte le utenze sono a carico nostro etc...
A suo tempo per pagare l'IMU ridotta in quanto prima casa della figlia è stata fatta una autocertificazione in comune ed infatti ci è stata riconosciuta una aliquota minore.
Nel 2013 abbiamo fatto dei lavori per cui speravamo di utilizzare la detrazione, ma il CAF ci dice che dobbiamo avere un contratto di locazione gratuita e non basta l'autocertificazione. Ci sono soluzioni?

Grazie
 

Nemesis

Membro Storico
Proprietario Casa
Nel 2013 abbiamo fatto dei lavori per cui speravamo di utilizzare la detrazione, ma il CAF ci dice che dobbiamo avere un contratto di locazione gratuita e non basta l'autocertificazione.
Se, come nel vostro caso, le spese per i lavori siano sostenute dal detentore (locatario o comodatario) al fine di fruire della detrazione è necessario che:
- siano in possesso del consenso all’esecuzione dei lavori da parte del proprietario;
- l’atto che attribuisce loro il titolo (contratto di locazione o di comodato) sia regolarmente registrato.
Infatti, per quanto riguarda quest'ultimo requisito, nella dichiarazione Mod. 730 è prevista l'indicazione, oltre ai dati catastali identificativi dell’immobile, anche degli estremi di registrazione dell’atto.
Per quanto sopra, a parte l'impropria denominazione usata di "locazione gratuita" (*), è corretta l'affermazione del CAF.
Non avete diritto alla detrazione.

(*) La locazione, ex art. 1571 c.c., è il contratto con il quale una parte (detta locatore) si obbliga a permettere a un altro soggetto (conduttore o locatario) l'utilizzo di una cosa per un dato tempo e in cambio di un determinato corrispettivo (la cosiddetta "pigione" o "canone"). Quindi, prevedendo necessariamente una controprestazione, non può essere gratuita.
 

FeroX

Membro Junior
Buone notizie.
Sono andato all'agenzia delle entrate e mi hanno detto che posso registrare un contratto di comodato con valore retroattivo pagando una sanzione di circa 80€.
Il CAF mi ha confermato la cosa.
Sono salvo
 

quiproquo

Membro Senior
Proprietario Casa
Buongiorno,
da anni io e la mia ragazza conviviamo nella seconda casa dei genitori di lei.
Abbiamo entrambi la residenza in questa abitazione, tutte le utenze sono a carico nostro etc...
A suo tempo per pagare l'IMU ridotta in quanto prima casa della figlia è stata fatta una autocertificazione in comune ed infatti ci è stata riconosciuta una aliquota minore.
Nel 2013 abbiamo fatto dei lavori per cui speravamo di utilizzare la detrazione, ma il CAF ci dice che dobbiamo avere un contratto di locazione gratuita e non basta l'autocertificazione. Ci sono soluzioni?

Grazie
@FeroX. Mi spiegate per favore come ha fatto Ferox ad ottenere una riduzione dell'IMU quando mia figlia ( la tedesca...) nuda proprietaria dove vive da oltre vent'anni...omissis...e io come usufruttuario ho dovuto sempre pagare l'IMU come prima casa e al massimo delle varie aliquote???
con un legislatore meno avido non era il caso questo di una maggiore
attenzione, essendo ben evidente la macroscopica iniquità. Nel mio caso, ancora più grave, essendo io inquilino...Con doppia inc....ta...!!!Tre volte SIC!!! Quiproquo.
 

alberto bianchi

Membro Storico
Proprietario Casa
@QPQ, è materia di competenza dei singoli Comni e poi.........Valle di Cadore mi pare che sia nella lista dei comuni che hanno chiesto l'annessione al Trentino Alto Adige. Ergo..........
 

arciera

Membro Senior
Proprietario Casa
Pero' anni fa con l'ICI la legge lo permetteva. Era data la possibilità ai figli che usufruivano della casa dei genitori, pagare l'ICI come prima casa. O meglio, per una precisione, il genitore non pagava ICI seconda casa.
 

Nemesis

Membro Storico
Proprietario Casa
Pero' anni fa con l'ICI la legge lo permetteva
La legge stabiliva che rientrava nella potestà regolamentare dei comuni considerare abitazioni principali, con conseguente applicazione dell'aliquota ridotta o anche della detrazione per queste previste, quelle concesse in uso gratuito a parenti in linea retta o collaterale, stabilendo il grado di parentela.
Quindi l'assimilazione all'abitazione principale era un atto discrezionale dei comuni e non tutti l'hanno introdotta.
 

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